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Chitarra semiacustica Eko Mia SA ST

Massimo una ne fa e cento ne pensa! La saga dell’evoluzione della specie delle ‘signature’ di Varini, prodotte da Eko, si arricchisce di un nuovo episodio. Ma, prima di procedere, diamo un’occhiata alle puntate precedenti: in principio era la Mia, in formato dread e amplificata. Una chitarra di ottimo livello, con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Poi è stata la volta delle 018, a spalla intera o mancante, e della nuova dread cutaway, benedette dall’avvento del sistema di regolazione del manico FastLock. Ora è arrivata la SemiAcustica, oggetto di questa prova, ma sono già in lavorazione sia la 12 corde, nello shape 018, che la classica – di cui abbiamo avuto l’anteprima nel numero scorso, nel corso dell’intervista a Remo Serrangeli – con buca ovale e innesto del manico al XIV tasto… Diavolo di un uomo, una ne fa e cento ne pensa! Scherzi a parte, è evidente quanto la casa di Recanati creda nel progetto ‘Varini’. Ed è altrettanto ovvio, dai riscontri di mercato, quanto questi strumenti siano azzeccati sia dal punto di vista progettuale quanto per collocazione in fascia di prezzo. Non resta che dare un’occhiata alla nuova creatura.

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Il progettista, sempre nell’intervista di cui si parlava prima, si riferisce a questa chitarra come alla ‘335’. Non è quindi un segreto per nessuno quale sia il modello di riferimento per questo strumento che, comunque, ha diverse peculiarità interessanti. Il corpo è interamente realizzato in  tiglio, con back e top bombati. Rispetto alla Gibson, ma più in generale alle chitarre di questo tipo, il body è sottodimensionato circa del 25%, sia in larghezza che in spessore. Il manico, bolt on in acero, è realizzato in tre pezzi per garantire una maggiore stabilità. Il tutto, nel nostro caso, è coperto da uno strato di vernice nera lucida, ben posata, ma che ovviamente impedisce di vedere qualsiasi dettaglio dei materiali. La SA ha una sola buca a… M (come Massimo), ovviamente, mentre ai controlli dell’elettronica – selettore a 3 posizioni, 2 volumi e un unico tono – si può accedere dall’apposito vano sul retro della chitarra. Bello il battipenna, molto Eko style, anche questo in plastica nera bordata di bianco, a richiamare il binding che orna tutte le giunzioni e il bordo manico. La tastiera è in palissandro, senza fregi a parte il solito ‘omino’ che firma tutte le produzioni di Massimo, con zero fret. E arriviamo alla paletta, che è un piccolo capolavoro di design: il posizionamento delle meccaniche, che hanno la palettina in gomma nera – dettaglio  originale e funzionale – sono posizionate in modo da non indurre alcuna torsione nelle corde che, in questo modo, passano dirette sul nut e quindi al manico. I due pickup humbucker, dal look molto Gretsch che ben si sposa con l’estetica generale, sono realizzati dalla casa di Recanati e sono splittabili tramite un push/pull posto nel potenziometro del volume. Il ponte è del tipo Stop Tail, ma è disponibile anche un modello con tremolo Bigsby style.

ekomia_sastLa realizzazione della chitarra, nel complesso, è impeccabile. Certo, questo tipo di verniciatura laccata ‘perdona’ molto, ma tutti i dettagli sono al loro posto, ben rifiniti e funzionanti. Lo strumento è intonato, ben settato e ha un look, con un giusto compromesso tra moderno e vintage, davvero accattivante.
Una volta imbracciata, la Mia SA ST risulta piacevolmente bilanciata e comoda, proprio per le dimensioni leggermente ridotte della cassa. La 335, di solito, non è esattamente ‘ergonomica’ da suonare da seduti. E, nonostante le dimensioni, anche da spentala Mia ha una sua voce niente male. Giusta per non disturbare in orari scomodi. Collegata all’amplificatore, naturalmente le cose cambiano, e per il meglio. Si tratta sicuramente di uno strumento molto versatile, adatto per molti generi e stili. Può far contento il fingerstyler in preda al sacro fuoco di emulazione per Chet Atkins e Jerry Reed, quando l’appassionato di blues, ma anche di fusion e, perché no, di un certo rock. Il prezzo particolarmente appetibile – si parla di uno street price attorno ai 250 euro – la rende interessante… un po’ per tutti. Ideale come seconda chitarra per ‘togliersi la voglia della semiacustica’, quanto come ottimo primo strumento per molti studenti.
Averle avute trent’anni fa delle chitarre entry level così… Diavolo di un Varini, non ne sbaglia una!

ekomia_sastScheda tecnica
 
Tipo: Chitarra semiacustica
Costruzione: Cina
Distributore: Eko Music Group SpA – Via Falleroni, 92 – P.O. Box 52 – 62019 Recanati (MC)
Tel. 0733 226271 – www.ekomusicgroup.com
Prezzo: € 416,50 + IVA
Top: tiglio
Fasce e fondo: tiglio
Manico: acero
Tastiera: palissandro
Ponte: Tune-O-Matic con Stop Tail
Binding: bianco
Meccaniche: Eko Die Cast con palettina gommata nera
Amplificazione: 2 pickup Eko splittabili
Larghezza al capotasto: 44 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 52 mm
Scala: 630 mm
Tasti:  22

PUBBLICATOChitarrra Acustica, 4/2012, pp. 56-59

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