Fondata nel 1986 da Martin Seeliger, Lakewood è una ‘fabbrica’ di strumenti musicali in senso molto lato: occupa una manciata di dipendenti – si contano sulla punta delle dita di due mani, tanto per restare in tema – e l’approccio alla costruzione, sia pure meccanizzato e in serie, ha un sapore decisamente artigianale. Chi frequenta il sito della casa tedesca, conosce bene quale irresistibile tentazione sia il loro programma di modellazione 3D, che permette di progettare uno strumento con finiture e dimensioni personalizzabili in ogni dettaglio. Alla fine si ottiene un preventivo dell’ipotetico costo della chitarra che, volendo, è possibile ordinare appoggiandosi su un qualsiasi rivenditore. Ma anche la produzione standard ha livelli qualitativi elevati e una cura dei dettagli che, uniti a un prezzo interessante, le rende particolarmente appetibili. Non è certo una novità, gli estimatori del marchio anche in Italia non mancano di sicuro, con testimonial di livello come Giovanni Palombo, Gabor Lesko e Micki Piperno.
Fino a qualche anno fa non era semplicissimo trovarle in esposizione, ma ora la tendenza si è invertita e abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani sui ‘cavalli di battaglia’ di casa Lakewood.
M-32
È forse lo strumento che meglio rappresenta la casa teutonica, giusto compromesso tra qualità di realizzazione e prezzo di mercato. Si tratta di una OM di taglio piuttosto classico interamente realizzata in legni masselli. La tavola è in abete europeo, con il tradizionale montaggio a libro di due parti separate. Fasce e fondo sono in palissandro indiano, di ottima qualità, con belle venature. La giunzione tra piano armonico e fasce è ornata da un triplo filetto B/W/B e da un riporto di palissandro. Allo stesso modo si uniscono fasce e fondo, con un filetto sempre in palissandro anche nell’unione nelle due parti del fondo. Il manico è in un unico pezzo di mogano con tastiera in ebano, priva di segnatasti, che sono invece presenti sul bordo dello stesso. Il ponte è realizzato in match con lo stesso materiale, ha un design classico e monta chiodini ferma corda con un inserto in abalone. La selletta non è compensata. La rosetta alla buca è realizzata con un filetto di palissandro, piuttosto corposo, bordato su entrambe i lati in abalone. La paletta ha una forma abbastanza… Martin, inutile girarci intorno. Il logo della casa è intarsiato longitudinalmente in abalone sull’impiallacciatura in palissandro, le meccaniche sono sei Schaller M6 Gold marchiate Lakewood. Nel complesso la realizzazione della chitarra è esemplare: incastri netti e precisi, niente colla in eccesso nelle giunzione delle catenature all’interno della buca, binding e filetti realizzati ad arte.
Lo strumento, una volta imbracciato, è perfettamente bilanciato. In accavallatura tradizionale sta in posizione senza l’ausilio delle braccia. Il manico ha un profilo a D non troppo pronunciato, corposo senza essere ingombrante. Questo, unito alla spaziatura al capotasto di 46 mm, dona subito la sensazione di comodità e di semplice approccio. Ottima proiezione, gran volume e possibilità di controllo della dinamica eccellente. La gamma sonora espressa è completa, ricca e complessa. L’equilibrio tra i vari registri praticamente perfetto, arricchito da un bel riverbero naturale e da un sustain decisamente corposo. Se per forma e dimensioni, la chitarra sembra votata essenzialmente al fingerstyle, per qualità sonore si rivela estremamente versatile e utile per ogni contesto.
A-14
Unico shape originale progettato da Seeliger (e company ovviamente), presenta caratteristiche molto interessanti. La forma è sinuosa, con rotondità molto pronunciate e accentuate all’altezza della buca. La parte posteriore della cassa si allarga a ricordare una mini jumbo, mentre la parte vicino al manico si avvicina molto di più a una parlor. La giunzione del manico, realizzato in un unico pezzo di mogano con tastiera in ebano, è al XII tasto e la paletta è slotted. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare con queste premesse, la scala è tradizionale, con un conseguente attacco del ponte, sempre in ebano, molto arretrato sulla cassa. Lakewood, come molti dei principali builder sul mercato, numera le proprie serie con un progressivo a salire a secondo del livello di finitura. Se la M-32 ne rappresenta la fascia medio alta, con la A-14 dovremmo trovarci su un versante decisamente meno pregiato. In realtà l’abete della tavola e il palissandro di fasce e fondo – tutto rigorosamente massello – hanno ben poco da invidiare alla sorella maggiore. Il binding in acero e la finitura più sobria del fregio della buca rendono lo strumento particolarmente elegante. La finitura, in questo caso satinata, rende necessaria l’adozione di un battipenna che, essendo trasparente, svolge la sua funzione senza essere notato troppo. Lo standard di produzione, in generale, è di assoluto livello e anche in questo caso cercare imperfezioni o problemi costruttivi è tempo perso.
Di nuovo non si può fare a meno di appprezzare la perfetta distribuzione dei pesi, la chitarra calza addosso alla perfezione, senza bisogno di essere sostenuta. Il nut largo e il profilo a C tondo del manico, piuttosto corposo, saranno apprezzati soprattutto da chi proviene da studi classici.
Il suono è… Lakewood. Preciso, definito, senza sbavature e senza ‘buchi’ in nessuna zona del manico. L’attacco è dolce, morbido e, unito al bel sustain ricco di riverbero naturale, dona alla chitarra una voce particolare, molto adatta a sonorità d’atmosfera. Le dimensioni della cassa non traggano in inganno: il suono è tutt’altro che inscatolato, anzi estremamente aperto e arioso. E le basse ci sono, eccome. Stiamo sempre parlando di una chitarra votata ad essere suonata con le dita e che in questo ambito dà il suo meglio. Non che togliendo il plettro dal taschino si attivi l’autodistruzione, ma difficilmente si può andare oltre un leggero strumming in accompagnamento al cantato.
Conclusioni
Due strumenti molti diversi per concezione e resa, molto simili per caratteristiche di base e criteri costruttivi. Caratterizzati e uniti comunque da un eccellente rapporto qualità/prezzo. Se la M-32 è pronta, precisa e versatile, la A-14 risulta morbida, avvolgente e molto coinvolgente. Con la prima si possono tranquillamente affrontare palchi di ogni ordine e tipo, con la seconda… anche, ma l’idea di portarsela sul divano per una mezz’ora di tranquillità assoluta è incredibilmente stuzzicante. Per una volta chiudiamo con un parimerito, o meglio, con l’impossibilità di una scelta che non implichi averle entrambe.
Scheda tecnica M-32
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Germania
Importatore: Aramini Strumenti Musicali s.r.l. – Via XXV aprile, 36 – Cadriano di Granarolo (BO)
info@aramini.net
Prezzo: € 2.350
Top: abete
Catene: abete
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: mogano
Tastiera: ebano
Ponte: ebano
Binding: palissandro BWB
Meccaniche: Lakewood chiuse cromate
Amplificazione: no
Larghezza al capotasto: 46 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 60 mm
Scala: 650 mm
Tasti: 20
Scheda tecnica A-14
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Germania
Importatore: Aramini Strumenti Musicali s.r.l., Via XXV aprile, 36 Cadriano di Granarolo (BO)
info@aramini.net
Prezzo: € 1.688
Top: abete
Catene: abete
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: mogano
Tastiera: ebano
Ponte: ebano
Binding: acero e BWB
Meccaniche: Open Back
Amplificazione: no
Larghezza al capotasto: 48 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 60 mm
Scala: 650 mm
Tasti: 20
Chitarra Acustica, 1/2012, pp. 40-43