La danese Dpa produce microfoni di altissima qualità per diversi tipi di utilizzo, il piccolo Dpa 4099GTR (480,00 euro Iva inclusa) è un microfono a condensatore supercardioide dedicato alla chitarra acustica, al dobro e strumenti simili, e non fa eccezione in quanto a prestazioni.
Di concezione moderna e costruito in maniera impeccabile, si presenta davvero ridotto in quanto a dimensioni, e completo in tutte le parti che lo compongono: il piccolissimo microfono è racchiuso da una gommapiuma protettiva che lo rende all’apparenza più grande di quanto in effetti non sia, la capsula misura mezzo centimetro ed è lunga 4,5 cm; è attaccato tramite una struttura in gomma nera ad un flessibile lungo 14 cm che ci permetterà il posizionamento di fronte allo strumento, dal flessibile parte un cavo di 180 cm che termina con un minuscolo connettore, noi ci abbiamo già trovato connesso un adattatore XLR di quelli microfonici che abbiamo utilizzato per il test. Il flessibile è a sua volta montabile su una struttura, sempre in gomma nera, che servirà a fissarlo al corpo della chitarra; questa struttura è leggerissima e non intaccherà lo strumento, dispone di un efficace sistema di bloccaggio che si adatta allo strumento del momento con misure che vanno da 3,5 cm a 12,2 cm, comprendendo quindi un’ampia gamma di opzioni.
È all’apparenza pensato per essere usato sul palco, le caratteristiche di cui dispone lo rendono perfetto sia per essere montato su un singolo strumento che per passarlo fra diverse chitarre se si avesse la necessità di farlo, il sistema di bloccaggio è semplice e tutto si può fare in tempi rapidissimi.
Non abbiamo avuto modo di testarlo dal vivo, anche se lo abbiamo collegato ad un amplificatore dedicato alla chitarra acustica per verificarne la immediata risposta, ve ne renderemo conto a breve.
Il test
Quello che possiamo fare è innanzitutto sottoporvi delle registrazioni di più strumenti perché ascoltiate come si comporta “al chiuso”: le chitarre utilizzate le trovate in molti altri test simili su questo sito (potete quindi confrontare le caratteristiche di microfoni molto diversi) e sono una Martin D28, una Larriveè OM-10 e una classica Bruno Tozzi del 1982. Tutto registrato tramite una scheda audio Presonus Firebox su Pc dotato di Cubase SE, i file audio non sono stati editati in alcun modo, non ci sono effetti né equalizzazione, tutto può quindi suonare meglio di così.
I file audio
• Martin D-28
• Larrivée OM-10
• Tozzi nylon
Il posizionamento consigliato dalla casa è davanti alla tastiera, fra il 12° tasto e la buca della chitarra, ma c’è margine per sperimentare grazie al supporto che si può applicare lungo tutto il corpo, sia sulla fascia superiore che su quella inferiore.
Noi troviamo le registrazioni molto fedeli agli strumenti per come li conosciamo, il Dpa è piuttosto brillante ma rende bene le diverse sfumature, necessita di alimentazione phantom e se si dovesse acquistarlo per utilizzarlo dal vivo si avrebbe comunque un ottimo microfono per registrazioni casalinghe, quindi una sorta di “doppio acquisto”.
Come scritto poco sopra, abbiamo collegato il Dpa a un amplificatore dedicato all’acustica e ne abbiamo testato il comportamento: come accade con tutti i microfoni dotati di grande sensibilità il volume è piuttosto ridotto se lo si paragona alla facilità di innesco, notiamo però una maggiore resistenza al feedback rispetto ai microfoni da studio. Il posizionamento è cruciale, muoverlo di qualche centimetro o avvicinarlo troppo alla buca della chitarra cambia radicalmente la risposta e il timbro complessivo, come sappiamo bene. Il risultato migliore lo abbiamo ottenuto allontanandolo dalla tastiera, dandogli modo di catturare un po’ più di suono, accostarlo molto alle corde non ci ha fornito grandi prestazioni, ma provarle tutte è d’obbligo, e cambiare strumento ci farà modificare ancora la posizione.
Si può addirittura provare qualche posizione “sperimentale” come il fissaggio sulla fascia inferiore sulla parte larga puntandolo verso il ponte, il suono complessivo risulterà più medioso ma molto caldo, da provare.
Conclusioni
Un prodotto di alto livello, se avete intenzione di prenderlo vi consigliamo di provarlo bene, per quanto suoni splendidamente questo tipo di microfoni, sul palco, soprattutto se non si è da soli, rischia di essere più un problema che una soluzione, ci vorrà un impianto audio di alto livello e un fonico molto capace per risolvere eventuali problemi di innesco. Potremmo sperimentarne la resa abbinandolo anche a un tradizionale pickup da chitarra acustica, come si fa con il microfono dentro la cassa, questo offre prestazioni decisamente superiori.
Comunque, pollici alzati per il piccoletto.