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Ragtime classico e jazz delle origini per chitarra fingerstyle

Ciao, sono Lasse Johansson, arrangiatore, insegnante e chitarrista. I miei articoli riguardano il ragtime, il suo retroterra e il modo in cui può essere adattato e arrangiato per chitarra.

Il ragtime era in origine musica per pianoforte. I suoi principali compositori furono Joe Lamb, James Scott e – sopra a tutti – Scott Joplin. Essi lo intendevano probabilmente come musica classica piuttosto che jazz, sebbene ragtime e jazz fossero nati più o meno contemporaneamente nel Sud degli Stati Uniti. A testimonianza di ciò Joe Stark, l’editore di molte composizioni di Joplin, arrivò al punto di dare a un ragtime di James Scott il titolo “Don’t Jazz Me Rag (I’m Music)”. Comunque la si veda, il ragtime ha giocato un ruolo importante e la sua influenza fu un fattore determinate per la nascita del jazz.

Esistono molti arrangiamenti per banda di ragtime classici,  inoltre alcuni gruppi orchestrali li suonavano in modo jazzistico, così si possono trovare dei ragtime nel repertorio di molti dei primi gruppi jazz. C’erano anche motivi pop di Tin Pan Alley, come “Alexander’s Ragtime Band”, così come altre canzoni che avevano nel titolo la parola “Rag” ma avevano poco in comune con lo stile di Joplin. Joplin, in effetti, aveva obiettivi più ambiziosi, palesati dalle sue due opere A Guest of Honor e Treemonisha, nessuna delle quali fu mai eseguita nel corso della sua vita.

La moda del ragtime era già alla fine quando iniziarono ad apparire i primi dischi di jazz, e pianisti come Fats Waller e James P. Johnson svilupparono un nuovo stile, lo stride piano. Ciò nonostante, il primo brano jazz mai pubblicato su disco, “Dixieland Jass Band One Step” (1917), in realtà utilizzava come inciso una vera e propria composizione ragtime classica, “That Teasin’ Rag” di Joe Jordan. Quindi esiste un forte legame tra il jazz delle origini e il ragtime classico.

Alla fine degli anni ’50 i chitarristi cominciarono a scoprire il ragtime classico e ad arrangiarlo per chitarra. Forse fu un tentativo per ampliare il discorso dei blues-rag, divenuti popolari quando artisti come Blind Blake e Rev. Gary Davis iniziarono a imporsi all’attenzione durante il movimento di revival della musica folk tradizionale americana. Si potrebbe in effetti definire il blues di Blind Blake come “chitarra ragtime”, ma il suo stile differisce dal classico ragtime pianistico dell’età d’oro. D’altra parte lo stesso Rev. Gary Davis conosceva il ragtime classico e fece delle versioni di “Maple Leaf Rag” di Joplin con il titolo “Make Believe Stunt”.

All’inizio degli anni ’60, Dave Van Ronk fu uno dei primi ad arrangiare rag pianistici per chitarra. Il suo arrangiamento di “St. Louis Tickle” è ancora tra i preferiti di molti chitarristi ragtime. Più tardi Dave Laibman, Eric Schoenberg e altri registrarono rag per una o due chitarre. Presto il tesoro ragtime fu pubblicato sotto forma di spartiti, e divenne disponibile per i pianisti e per i musicisti che lo rielaboravano per altri strumenti.

Quando Stefan Grossman, che aveva registrato alcuni arrangiamenti di Laibman, fondò la Kicking Mule Records, molti chitarristi europei e statunitensi  ebbero l’opportunità di incidere ragtime classici per chitarra tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70. Cominciarono ad essere pubblicati libri di chitarra ragtime e l’interesse per il genere crebbe man mano che altre piccole etichette discografiche iniziarono a pubblicare dischi di ragtime.

Per mostrarvi cosa sia la chitarra ragtime, ho scelto un arrangiamento della composizione “Harlem Rag” di Tom Turpin, uno dei primi rag mai pubblicati, nel 1897.

La base del ragtime per pianoforte è la mano sinistra che suona la linea di basso e gli accordi con un solido andamento boom-chick in 2/4, mentre la mano destra suona la melodia sincopata sugli acuti. Ciò si adatta molto bene alla tecnica chitarristica del basso alternato, dove il pollice della mano destra mantiene un ritmo costante sulle corde basse (come la mano sinistra del pianista) mentre le altre dita suonano la melodia e le note di armonia sulle corde alte.

Nel ragtime è anche abbastanza comune trovare una linea di basso che varia e non si limita a suonare il basso alternato sulle note degli accordi. In alcuni ragtime complessi troverete molti movimenti contrappuntistici in cui la linea di basso è fondamentale. “Harlem Rag” presenta il più delle volte un basso boom-chick piuttosto basilare, ma con qualche passaggio di rilievo sui bassi quando si cambia accordo.

La maggior parte dei chitarristi ragtime usa pollice, indice e medio della mano destra, ma non ci sono regole al riguardo. Alcuni grandi interpreti del genere come Doc Watson, Merle Travis e Rev. Gary Davis utilizzano solo pollice e indice con ottimi risultati. Altri aspetti, che i chitarristi classici definirebbero non ortodossi, sono l’uso del pollice della mano sinistra per tastare le corde basse e il fatto che alcuni chitarristi tengono il mignolo della mano destra appoggiato sulla tavola armonica. Vogliate considerare che queste non sono in alcun modo delle regole cui dovete legarvi per la vita, ma semplici osservazioni circa le soluzioni adottate da molti chitarristi ragtime.

Per questa prima volta non mi inoltrerò in troppi dettagli, ma vi lascerò piuttosto dare una scorsa alla prima e seconda sezione di questo rag basilare. Ne parlerò più a fondo quando presenterò la terza e quarta sezione.

Buona fortuna,

Lasse Johansson

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