«Una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca» cantava Fabrizio De André in “Bocca di Rosa”. Ai tempi di Internet le cose sono un po’ cambiate, ma poi neanche tanto. Alla vox populi si sono sostituiti i rumors della rete che spesso costringono chi lavora sulla carta stampa a improbabili inseguimenti. Improbabili, ma non impossibili. Per cui, sia pur con i nostri tempi, anche noi ci arriviamo. Come nel caso di questi rilevatori per chitarra acustica, di cui in rete si parla benissimo già da qualche tempo ma che, non avendo un distributore diretto in Italia, non sono esattamente la prima cosa che viene in mente quando si decide di amplificare il proprio strumento. Letti gli entusiastici pareri disponibili in rete, abbiamo preso contatto direttamente con Jessie Vallad, il titolare della JJB-Elettronics, una piccola azienda a conduzione famigliare che produce rilevatori a contatto piezoelettrici per chitarra acustica. Abbiamo scoperto un paio di cose interessanti: Jes non era per nulla stupito del nostro interesse, vista la quantità di richieste che gli arrivano dal nostro paese, semplicemente grazie al passaparola. Poi, che si tratta di una persona estremamente disponibile e gentile, cosa che non guasta mai.
Scelto il modello che ci interessava provare, il pacchetto è partito immediatamente. Con USPS International, servizio compreso nel prezzo. Nel caso si preferisca una consegna espresso, con corriere, va pagata a parte. Da quel momento non ne abbiamo più avuto notizia, per un mese abbondante… cusiosamente il track code lo dava fermo a Dallas, senza spiegazioni di sorta. Poi, improvvisamente, la situazione si è sbloccata e il pacchetto è arrivato nel giro di due giorni. Sicuramente un disguido del servizio postale – non quello italiano, per una volta – ma non la regola si spera!
La componentisttica di questo sistema è essenziale: il rilevatore è composto da tre lenti circolari, che vanno posizionate all’interno della cassa, sotto il ponte, e la presa jack da installare sulla fascia inferiore, che fungerà anche da reggi cinghia. Il tutto è già cablato alla perfezione, non c’è neanche bisogno di accorciare il cavo di connessione. L’installazione, in sé, non è particolarmente complicata. I sensori vanno fissati con un adesivo cianoacrilico ad assenza d’aria (l’Attack, tanto per farla breve). Preferibile la versione in gel, che regala qualche millisecondo in più prima dell’incollaggio definitivo. E, visto che si lavora alla cieca con la mano dentro la buca, potrebbe avere la sua importanza. L’end pin necessita di un foro da 12 mm – standard – e se la chitarra non lo ha già di serie, è un lavoro che richiede trapano, punta adeguata, mano ferma e nervi da esperto in disattivazione ordigni. Nel nostro caso lo strumento erà già stato amplificato in precedenza, quindi il problema non si è posto e il tutto si è risolto in una manciata di minuti. Ma, in caso contrario, una visitina da un professionista – soprattutto se il valore della chitarra supera cifre con tre zeri – meglio prenderla in considerazione. Anche perché il prezzo molto (ma molto) contenuto del pickup lascia parecchio margine in questo senso.
Il Prestige 330 è a circuitazione passiva, ma non si direbbe assolutamente. Una volta inserito il jack e alzato il volume (e senza bisogno di esagerare) questo è un problema di cui ci si può tranquillamente dimenticare. Il segnale che arriva all’amplificatore è sufficientemente alto per un utilizzo immediato e soddisfacente. La qualità di questo rilevatore è notevole: fedele, trasparente, dinamico e senza rischio di feedback. La parola ‘piezoelettrico’ a molti provoca immancabilmente l’orticaria, ma il suono tipico di questo ‘genere’, che abbiamo in testa, proviene dai rilevatori sottosella a barretta: in questo caso non ci si avvicina neanche lontanamente. La pasta sonora è piena e convincente anche se, inevitabilmente per questo tipo di fonti, tende a sfinarsi leggermente ad alti volumi.
Ovviamente l’assenza totale di controlli e/o la necessità di entrare in diretta in un mixer, consigliano l’utilizzo di un pre o di una DI. Il JJB sembra gradire di più il primo rispetto alla seconda, probabimente per un discorso di impedenza, ma in assenza di specifiche tecniche della casa, ci fermeremo alle supposizioni.
Di sicuro, comunque, rimane un prodotto estremamente azzeccato, offerto a un prezzo quasi simbolico (provate a fare la conversione euro/dollaro), ideale per essere abbinato a un altro sistema, magari un magnetico, per una resa davvero ottimale in qualsiasi circostanza. Visto l’investimento richiesto, la prova viene davvero la voglia di farla.
mario.giovannini@chitarra-acustica.net
Scheda tecnica
Tipo: Rilevatore piezoelettrico a contatto
Origine: USA
Produttore: Jessie Vallad JJB-Electronics www.jjb-electronics.com
Prezzo: $ 49,99 (inclusa la spedizione)
Note: terminale per l’installazione e hardware compresi
Preamplificazione: no