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…E sette! Madame Guitar scalda i motori per una nuova e ricca edizione …E sette! Madame Guitar scalda i motori per una nuova e ricca edizione

di Marco Miconi – Dal 21 al 23 settembre: non più estate e non ancora autunno vero, finiti i festival estivi da ‘aggangiare’ al proprio, né iniziata la stagione dei teatri per dirottare in Friuli un artista in tour. Ciò nonostante, il festival di chitarra acustica Madame Guitar, che si tiene in Friuli nel quarto weekend di settembre, è pronto a mettere in scena la sua settima edizione, ancora una volta ricca di numeri e di qualità.

Guitar Republic

Anche quest’anno saranno oltre venti i solisti o le formazioni presenti in quei giorni nel teatro o nella piazza centrale di Tricesimo, ottomila abitanti, a dieci chilomentri da Udine e solo tre dal casello autostradale di Udine Nord. E, oltre ai concerti, alcuni seminari di chitarra, la presentazione di alcuni libri ‘freschi di stampa’ a cura degli stessi autori e con colonna sonora dal vivo, incontri approfonditi con il mondo della scuola di Udine e del circondario di Tricesimo, pranzi a tema con gli stessi artisti del festival ‘dirottati’ nei numerosi (e tutti ottimi, incredibile) ristoranti del paese per condividere cibo, musica e allegria con il pubblico ormai affezionato e fedele fruitore delle tante iniziative del Folk Club Buttrio, organizzatore della manifestazione per conto del Comune di Tricesimo.
Richiesto di dare il mio punto di vista sul perché di un festival e sui criteri nella creazione di un cast di richiamo, partirei dal dato oggettivo che il Friuli è in un angolino del Nord-Est italiano, fuori dalle rotte più agevoli che legano il Nord-Ovest al Centro ed il Centro al Sud, e un concerto a Udine attira poco se lo stesso artista lo si può ascoltare da qualche parte più vicino a casa propria. E anche per attirare la popolazione locale (che spesso e volentieri non sa cosa sia il flatpicking o una chitarra resofonica) non si può proporre solo una sequenza di chitarristi-compositori (pur bravissimi!) che non riempirebbero mai il teatro e, con esso, la cassa della manifestazione per permetterele di riproporsi l’anno dopo. Occorre quindi essere originali, tentare di esserlo, almeno, andando a cercare nelle tante possibilità musicali che ci sono, saltando dal blues al tango, dal fingerpicking alla canzone rock e così via: sarà la bravura dei vari bluesman, tangheri, picker e rockettari ad invogliare l’anno dopo quel pubblico a tornare al festival e magari, come successo nelle varie edizioni di Madame Guitar, ricevere richieste di biglietti ed ospitalità dalla Sicilia o dalla Liguria, dal Trentino come dalla Toscana, perchè lì e solo lì c’è il chitarrista che volevi ascoltare da una vita e che nessuno aveva mai chiamato ad esibirsi dalle tue parti.
Ecco allora, anche quest’anno, serate dalle sfaccettature diverse, a partire da venerdì 21 settembre, quando il festival si aprirà con gli intricati, ricchi e armoniosi fraseggi del trio Guitar Republic (Pino Forastiere, Stefano Barone e Sergio Altamura) per passare alle dolci sonorità vocali della cantautrice hawaiiana Kiana e, subito dopo, alle incursioni nella musica da film cinese del mago chitarrista americano Gary Lucas, già con Captain Beefheart e al fianco di Jeff Buckley nel comporre e suonarne le canzoni. Finale ‘esplosivo’ della serata il ritorno a grande richiesta delle Hussy Hicks, duo femminile australiano dal grande appeal sul palco.
Non meno vario il programma di sabato 22, dal chitarrismo appassionato e finemente tecnico di Andrea Castelfranato ai virtuosismi arabi del duo tunisino Amine & Hamza a presentare le ‘corde’ mediorientali dell’oud e del kanoun. E poi ancora la bravura dell’accoppiata canto-voce del maestro francese Bob Bonastre e, per finire, le musiche ‘unplugged’ del rock-blues dei W.I.N.D., versione acustica di questa cult band friulana dai torridi concerti e dal pubblico fedelissimo.
Non sarà meno spettacolare (e di gran classe) la serata finale di domenica 23, aperta dall’incontro di due chitarristi sudafricani, Nibs Van Der Spuy e Guy Buttery, già ospiti individualmente di precedenti edizioni della manifestazione; ma il duo è superiore alla somma delle due pregevoli individualità ed è fissato sul CD che i due presenteranno a Tricesimo. Sarà poi la volta del ricordo dei cinquant’anni trascorsi dalla prima incisione dei Beatles e sarà tutto dedicato ai Fab4 il set di Daniele Bazzani, Giorgio Cordini e Giovanni Pelosi. A questo punto il finale prevedeva la cantante rock americana Dana Fuchs, strepitosa interprete musicale del film sulle canzoni dei Beatles, Across the Universe, e ormai una star in Friuli; ma un lutto nella famiglia del chitarrista della sua band e un accavallarsi di impegni hanno portato ad annullare la data (gli organizzatori stanno cercando di recuperarla ad ottobre). Per sostituirla si è guardato in tutt’altra direzione: così, a chiudere il festival sarà l’Orchestra di Stato della Mongolia Morin Khuur Ensemble, dall’originale strumentazione a corda. Dopo il prorpio set, l’orchestra accompagnerà la cantante jazz Enrica Bacchia nella canzone di Sergio Endrigo che dà il titolo al festival.
Interverranno anche Tryo Yerba, Lino Straulino, Guitar Sountracks, Veronica Sbergia & Max De Bernardi, Martin Moro, Gabor Lesko, Silvia & The Fishes on Friday, Kristy Lee Band, Andrea Valeri e altri ospiti ancora.

Marco Miconi
Presidente del Folk Club Buttrio
Art director di Madame Guitar

Info: info@folkclubbuttrio.itwww.folkclubbuttrio.it


Chitarra Acustica, 7/2012, p. 10di Marco Miconi – Dal 21 al 23 settembre: non più estate e non ancora autunno vero, finiti i festival estivi da ‘aggangiare’ al proprio, né iniziata la stagione dei teatri per dirottare in Friuli un artista in tour. Ciò nonostante, il festival di chitarra acustica Madame Guitar, che si tiene in Friuli nel quarto weekend di settembre, è pronto a mettere in scena la sua settima edizione, ancora una volta ricca di numeri e di qualità.

Guitar Republic

Anche quest’anno saranno oltre venti i solisti o le formazioni presenti in quei giorni nel teatro o nella piazza centrale di Tricesimo, ottomila abitanti, a dieci chilomentri da Udine e solo tre dal casello autostradale di Udine Nord. E, oltre ai concerti, alcuni seminari di chitarra, la presentazione di alcuni libri ‘freschi di stampa’ a cura degli stessi autori e con colonna sonora dal vivo, incontri approfonditi con il mondo della scuola di Udine e del circondario di Tricesimo, pranzi a tema con gli stessi artisti del festival ‘dirottati’ nei numerosi (e tutti ottimi, incredibile) ristoranti del paese per condividere cibo, musica e allegria con il pubblico ormai affezionato e fedele fruitore delle tante iniziative del Folk Club Buttrio, organizzatore della manifestazione per conto del Comune di Tricesimo.
Richiesto di dare il mio punto di vista sul perché di un festival e sui criteri nella creazione di un cast di richiamo, partirei dal dato oggettivo che il Friuli è in un angolino del Nord-Est italiano, fuori dalle rotte più agevoli che legano il Nord-Ovest al Centro ed il Centro al Sud, e un concerto a Udine attira poco se lo stesso artista lo si può ascoltare da qualche parte più vicino a casa propria. E anche per attirare la popolazione locale (che spesso e volentieri non sa cosa sia il flatpicking o una chitarra resofonica) non si può proporre solo una sequenza di chitarristi-compositori (pur bravissimi!) che non riempirebbero mai il teatro e, con esso, la cassa della manifestazione per permetterele di riproporsi l’anno dopo. Occorre quindi essere originali, tentare di esserlo, almeno, andando a cercare nelle tante possibilità musicali che ci sono, saltando dal blues al tango, dal fingerpicking alla canzone rock e così via: sarà la bravura dei vari bluesman, tangheri, picker e rockettari ad invogliare l’anno dopo quel pubblico a tornare al festival e magari, come successo nelle varie edizioni di Madame Guitar, ricevere richieste di biglietti ed ospitalità dalla Sicilia o dalla Liguria, dal Trentino come dalla Toscana, perchè lì e solo lì c’è il chitarrista che volevi ascoltare da una vita e che nessuno aveva mai chiamato ad esibirsi dalle tue parti.
Ecco allora, anche quest’anno, serate dalle sfaccettature diverse, a partire da venerdì 21 settembre, quando il festival si aprirà con gli intricati, ricchi e armoniosi fraseggi del trio Guitar Republic (Pino Forastiere, Stefano Barone e Sergio Altamura) per passare alle dolci sonorità vocali della cantautrice hawaiiana Kiana e, subito dopo, alle incursioni nella musica da film cinese del mago chitarrista americano Gary Lucas, già con Captain Beefheart e al fianco di Jeff Buckley nel comporre e suonarne le canzoni. Finale ‘esplosivo’ della serata il ritorno a grande richiesta delle Hussy Hicks, duo femminile australiano dal grande appeal sul palco.
Non meno vario il programma di sabato 22, dal chitarrismo appassionato e finemente tecnico di Andrea Castelfranato ai virtuosismi arabi del duo tunisino Amine & Hamza a presentare le ‘corde’ mediorientali dell’oud e del kanoun. E poi ancora la bravura dell’accoppiata canto-voce del maestro francese Bob Bonastre e, per finire, le musiche ‘unplugged’ del rock-blues dei W.I.N.D., versione acustica di questa cult band friulana dai torridi concerti e dal pubblico fedelissimo.
Non sarà meno spettacolare (e di gran classe) la serata finale di domenica 23, aperta dall’incontro di due chitarristi sudafricani, Nibs Van Der Spuy e Guy Buttery, già ospiti individualmente di precedenti edizioni della manifestazione; ma il duo è superiore alla somma delle due pregevoli individualità ed è fissato sul CD che i due presenteranno a Tricesimo. Sarà poi la volta del ricordo dei cinquant’anni trascorsi dalla prima incisione dei Beatles e sarà tutto dedicato ai Fab4 il set di Daniele Bazzani, Giorgio Cordini e Giovanni Pelosi. A questo punto il finale prevedeva la cantante rock americana Dana Fuchs, strepitosa interprete musicale del film sulle canzoni dei Beatles, Across the Universe, e ormai una star in Friuli; ma un lutto nella famiglia del chitarrista della sua band e un accavallarsi di impegni hanno portato ad annullare la data (gli organizzatori stanno cercando di recuperarla ad ottobre). Per sostituirla si è guardato in tutt’altra direzione: così, a chiudere il festival sarà l’Orchestra di Stato della Mongolia Morin Khuur Ensemble, dall’originale strumentazione a corda. Dopo il prorpio set, l’orchestra accompagnerà la cantante jazz Enrica Bacchia nella canzone di Sergio Endrigo che dà il titolo al festival.
Interverranno anche Tryo Yerba, Lino Straulino, Guitar Sountracks, Veronica Sbergia & Max De Bernardi, Martin Moro, Gabor Lesko, Silvia & The Fishes on Friday, Kristy Lee Band, Andrea Valeri e altri ospiti ancora.

Marco Miconi
Presidente del Folk Club Buttrio
Art director di Madame Guitar

Info: info@folkclubbuttrio.itwww.folkclubbuttrio.it


Chitarra Acustica, 7/2012, p. 10

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