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Ministar Folkstar

La chitarra silent Folkstar
La chitarra silent Folkstar

Probabilmente le chitarre silent hanno salvato più matrimoni di molti consultori familiari. È un dato di fatto. Anche se, al contrario dei cugini ‘elettrici’ che ormai dispongono di un infinito arsenale di emulatori, simulatori, software e ammennicoli vari in gradi di restituire, collegati alla solita chitarra, un suono più che accettabile, noi partiamo un po’ svantaggiati. Abbiamo bisogno di uno strumento dedicato, privo dell’elemento essenziale di ‘disturbo’: la cassa armonica. Non che il mercato sia privo di proposte in questo senso, ma l’investimento per una buona silent non è trascurabile e, visto l’utilizzo limitato dello strumento, a volte fa un po’ passare la voglia.
La Ministar, probabilmente stimolata proprio da queste problematiche, si è gettata a corpo morto nel settore, facendo della progettazione e realizzazione di questo tipo di strumenti la sua unica mission. In catalogo quindi è possibile trovare diversi modelli di chitarre elettriche praticamente in qualsiasi configurazione di magneti, bassi a 4 e 5 corde oltre, naturalmente, alla Folkstar che interessa a noi. Tra parentesi, producono anche un modello di chitarra acustica travel, di taglio tradizionale, con il manico che rientra a slitta nella cassa, che sembra molto interessante. Peccato che al momento non sia importato in Italia, ma se si presenterà l’occasione torneremo di sicuro a parlarne.

Ma veniamo alla nostra Folkstar: arriva nella sua bella, minuscola sacca in materiale antistrappo nero, con maniglia e tracolla. Non è difficile vedere in giro custodie per stecche da biliardo decisamente più grosse. Supera di poco il metro di lunghezza, non oltre 20 cm di larghezza. All’interno delle varie tasche c’è una dotazione di accessori da paese dei balocchi: cavo connessione a jack, auricolari, tracolla di buona qualità, oltre naturalmente ai due diversi innesti per il corpo che servono per utilizzare lo strumento seduti o in piedi. Ma su questo torneremo tra un attimo.

folkstarIl corpo – poco ma c’è – è un blocco unico di abete che include manico e paletta. La ‘buca’ è semplicemente disegnata. Probabilmente potevano anche risparmiarselo ma, vista nell’insieme di un catalogo molto articolato, la possibilità di distinguere questo strumento a colpo d’occhio ha la sua ragione d’essere. La tastiera, con tradizionale scala da 25,5”, è in palissandro come il ponte, che è posizionato sul fondo dello strumento. Molto originale la forma della paletta che compensa in spessore quello che manca di superficie. Il capotasto è regolabile in altezza attraverso un sistema a vite molto semplice e immediato. Inoltre, nella custodia ci sono due ponticelli supplementari sagomati a diverse altezze. Come è facile intuire, quindi, non ci vuole molto per ottenere un buon settaggio dello strumento.
Per passare alla prova pratica, anzitutto bisogna montare i supporti nel corpo. Quello per il braccio desto, un semplice tubo di metallo angolato con un piccolo supporto in legno e terminale a strap button, è sempre necessario. Poi, a seconda che si voglia suonare seduti o in piedi si sceglie l’altro supporto. Nel primo caso di tratta di una ‘spalla’ ricoperta in materiale antiscivolo, nell’altro di un’ulteriore protuberanza metallica con end pin finale che va a posizionarsi parallelamente sopra il manico. Molto più complicato a dirsi che a farsi, in realtà. Il tutto si blocca semplicemente avvitando un’unica boccola zigrinata. Questione veramente di una manciata di secondi.folkstar

Il pannello dell’elettronica attraversa longitudinalmente il corpo e ha controlli su entrambe le facce. Nella parte rivolta verso il basso troviamo il vano batteria, la presa per la cuffia, un volume, l’accensione e l’attivazione del distorsore… già, è presente un overdrive… probabilmente avanzava spazio. Subito a fianco c’è invece la presa jack tradizionale per collegare lo strumento all’impianto o all’amplificatore. Il pannello superiore invece ospita il controllo di volume per le cuffie e un equalizzatore a 3 bande tradizionale – bassi, medi e alti – con cursori a slitta.
Una volta prese le decisioni fondamentali (nel nostro caso suonare seduti e in cuffia), non si può fare a meno di apprezzare l’ergonomicità dello strumento. Incredibilmente calza bene addosso, nonostante l’inevitabile sbilanciamento verso manico e paletta. Ma il rest per il braccio destro è ben studiato e una volta trovata la giusta posizione per l’appoggio (il blocchetto di legno) conviene seguire le indicazioni della casa e fissarlo con una goccia di colla. Sensazione che per altro scompare suonando in posizione eretta. Il manico, complici anche le regolazioni molto immediate, restituisce subito un buon feeling. Il rilevatore sottosella è piezoelettrico e il suono… anche. Non che sia per forza di cose una connotazione negativa, c’è a chi piace. Nel complesso comunque accettabile, soprattutto nell’ottica salva matrimoni. Collegata a un diffusore esterno, le cose migliorano decisamente, soprattutto se ci si mette a giocare un po’ con gli effetti.
Strumento ben realizzato, con alcune idee costruttive che sfiorano il colpo di genio, ben focalizzato su quello che è il suo reale utilizzo. Venduto a un prezzo interessante. Un bel ‘giocattolo’ per adulti, insomma, che non può sostituire una vera chitarra ma la può rimpiazzare in caso di necessità. E se poi vi va di continuare a giocare, sul sito del produttore sono disponibili diversi gadget aggiuntivi, come per esempio il supporto per unire due Ministar differenti, in modo da crearsi la propria doppio manico personalizzata. O il supporto a pavimento per trasformare il basso in contrabbasso.

Mario Giovannini

Scheda tecnica
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Cina
Importatore: Alden Italia, Via A. Morandi 7, Uboldo (VA) aldenitalia@gmail.com – www.aldenitaliaguitars.com
Prezzo: € 250
Top: abete
Catene: no
Fasce e fondo: no
Manico: abete
Tastiera: palissandro
Ponte: palissandro
Binding: no
Meccaniche: nickel
Amplificazione: piezoelettrica della casa
Larghezza al capotasto: 43 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 53 mm
Scala: 650 mm
Tasti:  20

PUBBLICATO
Chitarra Acustica, 2/2012, pp. 38-40

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