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San Teodoro

Software di Amp Modeling IK Multimedia AmpliTube 3.5

Gratis!


IK Multimedia, a dispetto del marchio e del sito completamente angolofoni, è una ditta italianissima con sede a Modena. Negli ultimi anni si è ritagliata un posto di primo piano, in tutto il mondo, con i suoi software di amp modeling per chitarra. Arrivando a contendere il primato sul mercato con lo standard di riferimento in questo settore: Guitar Rig. Con il boom di iPhone e delle sue varie declinazioni, IK ha puntato molto sullo sviluppo delle App e la portabilità delle sue applicazioni su supporto mobile. Probabilmente incoraggiata dal riscontro ottenuto, ora ha lanciato una campagna promozionale per AmpliTube su PC (o Mac a seconda delle preferenze) molto interessante. Viene messa a disposizione, gratuitamente, la versione 3.5 del software, con una dotazione di base limitata di ampli, stomp e rack, e la possibilità di acquistare ‘parti’ aggiuntive singolarmente, con prezzi e modalità molto simili a quelli delle App su iTunes. Quindi con la possibilità di espandere il pacchetto di partenza con una spesa molto contenuta e in maniera assolutamente mirata. Il programma funziona sia stand alone che come plug-in VST. Basta andare sul sito, registrarsi, accedere all’area riservata e avviare il download.


Sì, ma a noi che suoniamo l’acustica cosa ce ne… Di solito, se andiamo in diretta sull’impianto, basta un riverbero. Al massimo, a esagerare, un preamplificatore, un equalizzatore e un compressore. Per il più coraggiosi vogliamo aggiungere anche un chorus e un delay? Tutto questo, nella versione free del programma c’è! Anche altro, per la verità: equalizzatore parametrico, noise gate, diversi amplificatori e stadi di preamplificazione, accordatore con pitch regolabile e la possibilità di una configurazione molto dettagliata del routing. Gratis. Quindi, anche se non si tratta di un programma ‘tagliato’ su misura per l’acustica (chissà se mai qualcuno ci penserà) un’occhiata merita dargliela. Ovviamente in maniera mirata a quello che serve a noi.


Una volta compiuto il rituale dell’iscrizione e dello scaricamento dell’installer, in pochi click il programma è pronto a funzionare. Via mail viene inviato il codice di attivazione con regolare licenza. Partendo dal presupposto che chi possiede una scheda audio ‘evoluta’ sia anche in grado di settarsela per funzionare al meglio, per gli utenti ‘base’ da hardware integrato il consiglio spassionato è quello di installare subito gli Asio4All regolando il buffer al massimo. Senza scendere nel dettaglio di cosa siano e come funzionano – sarebbe necessario un piccolo trattato – permetteranno di far funzionare al meglio AmpliTube (e tanti altri programmi musicali) senza impazzire in settaggi e smanettamenti vari. Sono facilissimi da reperire in rete con una semplice ricerca, con licenza freeware. Quindi la chitarra va collegata al PC all’ingresso Line In – se presente – oppure a quello del microfono avendo cura di regolare il guadagno di ingresso (pannello di controllo – audio – microfono). Tempo necessario, al massimo, mezz’ora in tutto.
Senza scendere nel dettaglio delle notevoli potenzialità del programma, anche in versione base, i risultati migliori con l’acustica si ottengono con la SIM dell’ampli da basso. Gli altri sono un po’ troppo hi-gain per i nostri legni. Una volta regolati guadagno di ingresso e di uscita, c’è un piccolo mondo di effetti da esplorare a piacimento, tra pedali e rack. Oltre alla possibilità di sperimentare due amplificatori e/o due catene di effetti in parallelo. Ovviamente c’è la possibilità di creare infiniti setup e richiamarli a piacimento.
In generale la qualità dell’elaborazione del suono è buona, anche solo con la schedina integrata di un portatile non proprio di ultimissima generazione. Il problema della latenza, viste le richieste piuttosto modeste di risorse che questo tipo di utilizzo impiega, è praticamente assente. AmpliTube può quindi diventare un utilissimo punto di partenza per sperimentazioni e giochini di vario tipo, che normalmente sarebbero scoraggiati dalla spesa necessaria per l’acquisto degli effetti. Ci sono chitarristi che con il ribattuto lungo di un delay ci possono passare giornate intere.
È integrato anche un registratore a 4 tracce, con la possibilità di importare brani dall’esterno e rallentarli per lo studio. Inoltre, una volta registrata una traccia, è possibile intervenire sulle regolazioni degli effetti finché non si è soddisfatti del risultato.
In effetti, però, visto che la qualità della resa non è affatto male, assolutamente al livello di tanti pedali di fascia medio/bassa in commercio, potrebbe venire la voglia di portarselo appresso anche dal vivo. Magari su un netbook, di quelli piccolini con la batteria che dura una vita, in modo da non aver problemi di cavetteria varia.
Visto che è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, abbiamo fatto qualche esperimento. Il programma gira egregiamente anche su macchine dalle caratteristiche non eccelse, mantenendo costante la qualità della resa. Il risultato migliore si ottiene sdoppiando il segnale, magari con una DI a doppia uscita, e mandando sull’impianto sia il segnale dry della chitarra che quello effettato dal PC. Con qualche attenzione sui volumi, si ottengono buoni risultati.
Il collegamento a un amplificatore, anche se per acustica, invece può creare qualche problema: bisogna avere l’accortezza di disinserire le simulazioni di cassa e microfonazione e ‘smanettare’ un po’ per trovare la giusta quadratura. L’unica cosa che può lasciare un po’ perplessi è il wah-wah da utilizzare con il mouse…


Che è gratis l’abbiamo già detto?

Mario Giovannini

Info: http://www.amplitube.com

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