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È online il secondo numero di Chitarra Acustica

È online il secondo numero di Chitarra Acustica, di cui vi proponiamo qui l’editoriale e che potete andare a sfogliare o scaricare gratuitamente al link http://chitarra-acustica.net.

L’albero della chitarra acustica

Vorrei iniziare ringraziando tutti quelli che ci hanno scritto per commentare la nascita della nostra rivista. Evidentemente l’attesa di un ‘organo ufficiale’, di una vera e propria ‘testata giornalistica’ dedicata in modo specifico alla chitarra acustica era molto forte, tanto da far prevalere la soddisfazione per la nuova nata su ogni tentativo di avviare una sana discussione sulle prospettive, sulle direzioni da intraprendere o da evitare, sulle cose che piacerebbe trovare e su quelle che non si vorrebbero vedere, insomma la libera espressione di un senso critico e costruttivo che tanto può aiutarci a crescere sani e robusti. Ma, va bene così, godiamoci per il momento i tanti auguri, rallegramenti, complimenti… e persino l’immagine del direttore artistico della nostra etichetta Fingerpicking.net, l’apparentemente impassibile Giovanni Pelosi, «emozionato come un ragazzino»!
 Grazie inoltre a chi si è proposto per dare una mano: offerte del genere sono sempre graditissime.

E arriviamo dunque al secondo numero, che per noi è particolarmente importante perché è il numero che portiamo all’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, dove siamo presenti in forze con tanto di stand, palco e studio di registrazione video. Dopo il preambolo in ambito teatrale della Acoustic Night di Beppe Gambetta, cui dedichiamo una lunga cronistoria delle sue undici edizioni raccolta dalla stessa voce di Beppe, la quattordicesima edizione dell’AGM inaugura infatti dal 18 al 22 maggio la grande stagione dei festival di chitarra acustica in Italia. Ospitiamo qui volentieri il messaggio di presentazione che il direttore artistico Alessio Ambrosi ha scritto per il catalogo della rassegna. E pubblichiamo in anteprima il racconto e le fotografie della gestazione e della lavorazione di una chitarra ‘Crosby model’ che Roy McAlister, liutaio appunto di artisti come David Crosby e Jackson Browne tra gli altri, ha voluto dare in omaggio ad Ambrosi e al costituendo museo dell’AGM, come ringraziamento per l’ospitalità ricevuta al festival e per il premio “Corde & Voci per Dialogo & Diritti” assegnato l’anno scorso al proprio pupillo JB.
Sarà questo un articolo di particolare intesse per i nostri lettori, come anche la bella prova della Goodall Grand Concert, perché in una comunità di appassionati dello strumento acustico come la nostra, gli argomenti legati alla alta liuteria suscitano sempre una vivissima curiosità. Tuttavia, la storia di copertina di questo numero abbiamo voluto consacrarla, per contrasto, a uno strumento di fascia economica dall’eccezionale rapporto qualità/prezzo, la Eko Mia ideata e progettata in collaborazione con Massimo Varini. Perché ci piace pensare che uno strumento di produzione italiana possa andare tra le mani di tanti giovani aspiranti suonatori, che si affacciano per la prima volta al mondo della chitarra, e possa acquisire una grandissima popolarità, com’è stato in passato per la gloriosa Eko Ranger 12 corde associata perlopiù all’immagine di Edoardo Bennato. E così come l’accoppiata tra Bennato e la Ranger è diventata il simbolo di un nuovo modo di cantare e di suonare, ci auguriamo che il binomio tra Varini e la Mia possa diventare l’emblema della diffusione tra le giovani generazioni del nuovo chitarrismo acustico contemporaneo. Del resto Massimo Varini, con il suo retroterra di turnista, produttore e tuttofare nell’ambito della musica pop, ha tutte le carte in regola per portare nella ‘nicchia’ della chitarra acustica un fortissimo contributo in termini di capacità comunicativa e di condivisione nei confronti del grande pubblico.
A livello internazionale, un ruolo simile è universalmente riconosciuto a Tommy Emmanuel. Daniele Bazzani – che vanta al suo attivo questo ambìto riconoscimento da parte del grande chitarrista australiano: «Best unknown guitar talents out there? There’s a guy from Italy called Daniele Bazzani, who plays well, really well» – lo ha incontrato in occasione di un suo recente concerto a Roma, dove ET si è esibito anche in veste elettrica con la band e ha presentato il suo nuovo doppio album Little by Little.
Daniele ha compilato in questo numero anche un generoso abbozzo di albero genealogico della chitarra acustica, per lo meno di quella chitarra che si è andata sviluppando a cavallo dell’Ottocento e del Novecento negli Stati Uniti, fino a diventare il nostro attuale universo di riferimento. Questo ‘albero della chitarra acustica’ dovremo cercare pian piano di completare con articoli di approfondimento e nuovi contenuti, man mano che la storia della nostra rivista crescerà.Here is the editorial for the second issue of Chitarra Acustica, that is now online and that you can go and leaf through or download at http://chitarra-acustica.net.

The Acoustic Guitar Tree

I’d like to begin by thanking everybody who has written to us to comment on the birth of our new magazine. Evidently, the need for an ‘official voice’, for a ‘newspaper of our own’ dedicated specifically to acoustic guitar was very strong indeed. So much so that it allowed satisfaction over our new-born babe to prevail over any attempt to begin a healthy discussion about its future path. There has been no talk over directions it should undertake or avoid, things it would be nice to find in it as opposed to things that weren’t wanted, and generally speaking the free expression of constructive criticism that can help us grow healthy and robust. But it’s fine just as it is. We’ll enjoy your best wishes, compliments and good cheer for the moment… and gloat over the image of our art director for our label Fingerpicking.net, the seemingly impassive Giovanni Pelosi, who was «as excited as a little kid»! Thanks as well to whoever has offered to lend a hand: gestures of the kind are always much appreciated.

And so we come to the second issue, that is particularly important for us because it’s the issue we’ll be taking to the Acoustic Guitar Meeting in Sarzana, where we’re making our presence felt with a stand, stage and video recording studio. After the theatrical introduction in the form of the Acoustic Night by Beppe Gambetta, in which we have dedicated a long chronicle of the eleven editions gathered together in Beppe’s voice, the 14th edition of AGM will open the great season of acoustic guitar festivals in Italy from18th to 22nd May. We are happy to host the presentation message that the artistic director Alessio Ambrosi wrote for the event’s catalogue. And we are publishing the preview of the photographs and story behind the birth and creation of a ‘Crosby model’ guitar, that Roy McAlister – luthier for artists such as David Crosby and Jackson Browne among others – made a point of giving as a gift to Ambrosi and to the AGM museum that is currently being created. It was a thank-you-present for the hospitality he was shown at the festival and for the prize “Strings & Voices for Dialogue & Civil Rights” awarded last year to his pupil JB.
This will be an article of particular interest for our readers, as will be the beautiful test on the Goodall Grand Concert, because in a community of acoustic instrument fans like our own, topics connected to high-skilled luthiery always arouse very lively interest. Nevertheless, we wanted to dedicate the cover story of this issue to something a bit different – a budget instrument that is excellent value for money, the Eko Mia, thought up and designed in collaboration with Massimo Varini. The fact is we like the thought that an instrument that’s been produced by Italians can fall into the hands of so many aspiring young players, who approach the world of guitars for the first time, and that it can also become highly popular, as happened in the past with the glorious 12-string Eko Ranger. This latter guitar was associated moreover with the image of Edoardo Bennato and so, just as the coupling between Bennato and the Ranger has become the symbol of a new way of singing and playing, we wish all the best to the binomial name of Varini and Mia – that it may become the emblem of the diffusion of new contemporary acoustic guitar amongst young generations. Apart from anything else, Massimo Varini, with his background as a session player, producer and everybody’s man within the pop music scene, has all the right cards to bring a truly strong contribution to the acoustic guitar niche in terms of communicative capacities and ability to reach a wide public.
On an international level, a similar role has been universally attributed to Tommy Emmanuel. Daniele Bazzani – who boasts to his credit this important recognition from the great Australian guitarist: «Best unknown guitar talents out there? There’s a guy from Italy called Daniele Bazzani, who plays well, really well» – met him on the occasion of one of his recent concerts in Rome. Tommy performed there in an electric guise too with a band, and presented his new double album Little by Little.
Daniele also has generously compiled a sketch for a family tree of acoustic guitar for this issue – at least of the kind of guitar playing that has been booming between the eighteenth century in the USA, and has now become our universe and point of reference. We must try and complete this ‘acoustic guitar tree’ slowly but surely, with articles that research the theme and with the new contents that will appear as our magazine develops and grows.

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