Da tempo pensavo a questo progetto: una lunga maratona di circa nove ore con tanti chitarristi che si danno il cambio sul palco. Ognuno con venti minuti a disposizione per il proprio show, poi dieci minuti di preparazione tra un set e l’altro, e via con un nuovo chitarrista. Riassumendo: due musicisti ogni ora, diciotto in tutto a fine giornata! Non era facile realizzare un evento del genere. Bisognava trovare il momento e il luogo giusto. Lo confesso, non ero proprio sicuro di farcela, convinto che la cosa potesse preoccupare qualsiasi organizzatore. Così, in un momento di pausa al NAMM Show di Los Angeles, tra un panino e un caffè aggancio Alessio Ambrosi, patron dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, gli espongo l’idea e mi predispongo a un diniego quasi certo. Alessio fa una piccola pausa, dà uno sguardo al soffitto, tipico di chi sta cercando una risposta in qualche parte nascosta del suo cervello… poi mi guarda e, invece di darmi del folle, mi conferma la sua disponibilità: ricevo subito un sì interessato e determinato. E Alessio definisce subito sia la data che il luogo: il ‘concertone’ si terrà sabato 30 maggio durante il suo festival. Si svolgerà dalle 11 di mattina fino alle 19.30 nel Fossato dell’ingresso della Fortezza Firmafede. E così sia!
Sono emozionato, ciò che sembrava impossibile inizia a prendere forma. Non mi sembra vero, posso parlarne a tutti e iniziare a contattare i primi musicisti per farmi un’idea della loro disponibilità.
Tra i padiglioni del NAMM incontro l’amico Roberto Fontanot. Mi racconta del suo nuovo pickup, il Perlucens, e della nuova azienda che lo commercializzerà, la Heart Sound. Mi chiede un consiglio su come pubblicizzare la cosa; sarà anche lui all’Acoustic Guitar Meeting e vorrebbe organizzare un evento. Ormai certo della fattibilità, gli descrivo il mio progetto e, visto che buona parte dei chitarristi che intendo invitare sono anche suoi endorser, gli propongo di sviluppare insieme tutto il programma. Potremmo sfruttare i dieci minuti di cambio palco, per intrattenere il pubblico spiegando l’evoluzione tecnica e storica del suo pickup. Infatti da quando conosco Roberto, cioè da più di dieci anni, via via ha migliorato e perfezionato sempre più la sua idea, portandola infine a una versione evoluta e commerciabile. Ci diamo appuntamento al nostro rientro in Italia per discutere il tutto nei dettagli: adesso ho anche un partner che mi aiuterà nella ricerca dei partecipanti.
Inizio con le telefonate. Sono numerosi i chitarristi interessati: quasi subito capisco che il rischio di dover abbandonare l’impresa per mancanza di ‘protagonisti’ è scongiurato. Anzi, inizia a spargersi la voce e quasi subito sono costretto a chiudere le adesioni, perché il numero limite dei partecipanti è sensibilmente superato.
I nomi sono tanti, tanti musicisti che negli anni hanno seguito le evoluzioni di Fingerpicking.net e di Roberto Fontatot. C’è di che essere orgogliosi: tutti i nostri amici si sono subito manifestati disponibili, permettendoci di realizzare uno spettacolo che metterà insieme un’infinità di stili e di tecniche, di musica e di passione. Dopo interminabili scambi di email, aggiustamenti vari per incastrare orari e impegni, ecco finalmente la lista completa dei partecipanti: Luca Allievi, Daniele Bazzani, Andrea Braido, Reno Brandoni, Bruskers Guitar Duo, Finaz, Dario Fornara, Musica da Ripostiglio, Gabor Lesko, Gavino Loche, Pietro Nobile, Giovanni Pelosi, Jackie Perkins, Gabriele Posenato, RafQu, Giulio Redaelli, Giorgio Verderosa.
Sembra impossibile, invece saranno tutti sullo stesso palco e nello stesso giorno!
Eccoci al 30 maggio e si inizia alle ore 11, puntualissimi. RafQu è già sul palco, anche se le nuvole minacciose sembrano voler impedire l’evento. Inizia la musica e si accende l’entusiasmo: nonostante si aprano i cancelli dell’esposizione, buona parte dei visitatori si ferma all’ingresso sorpreso da questa novità. Così avviene durante tutta la giornata: nessun set rimane deserto; c’è sempre qualcuno che, approfittando di una pausa e alla ricerca di un attimo di relax, si sofferma all’ingresso della Fortezza godendo dello show.
Giorgio Verderosa dà il cambio a Raffaele e il tanto temuto ‘cambio palco’ si svolge rapidamente: la squadra messa a disposizione da Alessio si rivela preparata ed efficiente; e nonostante non sia possibile fare alcun soundcheck, il suono è sempre perfetto e di grande qualità.
L’arrivo di Finaz viene accompagnato dalla pioggia, leggera e fastidiosa, ma la professionalità di Alessandro riesce a far dimenticare l’elemento atmosferico e il suo show si svolge con grande grinta e coinvolgimento. Non è da meno il buon Dario Fornara: anche lui ha saputo regalare un momento di grande emozione sfidando e vincendo ogni avversità.
Con l’arrivo del Bruskers Guitar Duo, Matteo Minozzi ed Eugenio Polacchini, ecco rispuntare il sole: le nuvole sono un lontano ricordo e le loro due nuove Cordoba dialogano come sempre simpaticamente, ora sfidandosi, ora condividendo ritmo e melodia.
Sono le 13, il pubblico si rilassa con Gabriele Posenato. Il nostro amico, come sempre, riesce a conquistare gli ascoltatori con la sua arte e con la sua simpatia. Giulio Redaelli presenta il suo nuovo lavoro Aquiloni e non smentisce la sua qualità compositiva ampiamente documentata nel CD. Poi arriva Gavino Loche ed è il terremoto: il chitarrista sardo ha saputo creare intorno a sé una grande curiosità e aspettativa. Il suo arrangiamento di “Another Brick in the Wall” ha quasi raggiunto sul nostro canale YouTube le centomila visualizzazioni! Il suo successo è sottolineato dagli applausi del pubblico, sempre più numeroso.
È poi il turno di Pietro Nobile: il suo suono personalissimo e ricercato è sempre presente, nascosto un po’ nelle sue dita e un po’ nella sua ‘valigia’ piena di misteri e di sogni.
Tocca a me l’arduo compito di esibirmi subito dopo e, sotto un sole ormai cocente, cerco di raccontare qualche mia piccola storia. Vedo tra il pubblico Stefano Barbati, e lo invito a salire sul palco per concludere insieme con una ‘sostenuta’ e ritmata “Mississippi Blues”. È ora la volta di Daniele Bazzani, gentleman della chitarra acustica ed ora, vista la sua ormai nutrita serie di manuali didattici, conclamato ‘istruttore’ per antonomasia.
La stanchezza comincia a farsi sentire, l’impegno è veramente tanto e l’arrivo di Luca Allievi ci aiuta a prendere un po’ di fiato prima del successivo intervento di Andrea Braido in trio con basso e batteria. Credo che a questo punto i tecnici abbiano veramente fatto il miracolo, regalando a Braido un suono eccellente e al pubblico uno spettacolo indimenticabile.
Dopo tanta musica suonata è giunta l’ora di sentire qualcuno che ‘canti’: ci accontenta Jackie Perkins, grande voce e fantastica chitarra, una meravigliosa ed elegante performance.
Giovanni Pelosi non è da meno. Si presenta con Rodolfo Maltese e tira fuori dal cilindro la bella e inconfondibile voce di Esther Oluloro, reduce dai successi di The Voice. Il pubblico applaude con grande entusiasmo.
Penso di aver visto e ascoltato di tutto e nulla più mi potrà meravigliare… Invece arriva Gabor Lesko, chitarrista che avrò sentito suonare decine di volte. Sto quasi per prendermi una pausa per un caffè, quando lo sento cantare: Gabor chiude il suo set con un brano da brivido! Siamo tutti attratti e coinvolti, il silenzio invade il Fossato. solo la sua voce e la sua chitarra accompagnano la giornata che volge al termine: un’esecuzione da pelle d’oca, bravo Gabor!
Sono circa le 19.30. La fortezza ha chiuso i suoi cancelli, ma la musica continua: grazie all’azzeccata scelta di Roberto Fontanot di far esibire per ultimi i Musica da Ripostiglio, invece di abbandonare la Fortezza, i visitatori si fermano a godere dell’ultima simpatica performance della giornata, prima dei concerti serali ‘ufficiali’.
Dovrei fare un riassunto della fatica e delle emozioni. Dovrei spiegare perché, nonostante l’impresa sia stata dura, io abbia sentito forte la sensazione di aver vissuto una giornata intensa e indimenticabile. La vicinanza di Roberto, i nostri battibecchi sul palco tra un chitarrista e l’altro, mi hanno permesso di condividere l’entusiasmo e la soddisfazione del nostro personale successo con gli amici della Heart Sound, ma in modo particolare con lo stesso Roberto Fontanot e tutto lo staff tecnico che ha reso possibile l’evento. Tanta musica per una giornata che ha dato l’occasione a tutti di essere protagonisti all’interno di una manifestazione così importante come l’Acoustic Guitar Meeting.
Grazie Alessio, buon fingerpicking e… al prossimo anno!
Reno Brandoni
Leggi qui il racconto della XVII edizione dell’Acoustic Guitar Meeting di Sarzana.