(Foto di Corrado Pusceddu e Tiziano Gagliardi)
Malgrado la situazione contingente sia poco allegra, l’AGM di Sarzana continua ad avere un ottimo riscontro sia di pubblico che di espositori, quest’anno arrivati un po’ da tutta Europa.
Lo stand di Aramini, oltre alla consueta ‘abboffata’ di chitarre acustiche di altissimo livello, con Lakewood e Larrivée, affiancate dalle più economiche ma molto interessanti Sigma, quest’anno ospitava anche la new entry Acus, con i suoi amplificatori di ottimo livello (di cui ci siamo occupati di recente su Chitarra Acustica).
Rozawood è ormai una presenza costante dell’AGM da alcuni anni. Gli strumenti cechi, oltre a vantare una tradizione di liuteria di tutto rispetto, si stanno adeguando ad un’estetica e un gusto più vicino al nostro sentire. Anche di questi ottimi strumenti ci siamo occupati nel dettaglio di recente su Chitarra Acustica.
Bellissimi i reggichitarra di design di Terenzio Guitars, che realizza, tra l’altro, anche tracolle in pelle personalizzate di ottima qualità.
Linda Manzer è sicuramente una delle ‘stelle’ di questa edizione: si è presentata solo con due chitarre – anzi una e mezza – ma più che sufficienti per capire che siamo su un pianeta a parte. Anche come costi.
Anche l’elvetica Brunner è una presenza costante all’AGM ormai da parecchi anni con le sue interessanti chitarre con manico smontabile; ma le chitarre arpa presentate quest’anno, sempre con la possibilità del distacco veloce di cordiera e manico per facilitarne il trasporto, hanno lasciato il segno.
Per restare in tema, molto interessante anche la versione di Maxmonte della chitarra arpa con manico smontabile, in buona compagnia a fianco della sua produzione abituale.
Belle, originali e molto ben realizzate le Kopo Guitars, con la caratteristica paletta cava e asimmetrica.
Foto di gruppo con liutai per Borghino e Illotta, due vecchie conoscenze di queste pagine (a Mirko Borghino è dedicato un approfondimento a p. 52 del numero di luglio).
Una parata di Yamaha… ci sono praticamente tutte!
Eko in grande spolvero per la presentazione del nuovo catalogo, di cui ci stiamo occupando nel dettaglio da alcuni mesi. Per una volta stand separato da Martin (sotto).
Molto interessanti anche le creazioni di Lucas, soprattutto per il design originale.
L’altra étoile della manifestazione è sicuramente George Lowden, che con questa baritona fan fret ha turbato i sonni di parecchi. Anzi, di tutti quelli che l’hanno provata!
La mostra “Il mandolino nel mondo”, a cura dei maestri liutai Leonardo Petrucci e Franco Di Filippo, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico. Che fosse esposto il liuto cantabile di Luigi Embergher, unico esemplare al mondo, ha sicuramente avuto la sua importanza.
Chitarra Acustica, 07/2014, pp.38-40
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