Il Black & Blue Festival, che quest’anno si è svolto dal 20 al 25 luglio, è un festival itinerante, annoverabile tra i principali eventi musicali del Nord d’Italia, che si svolge nella città di Varese e in diversi comuni della provincia. È giunto ormai alla decima edizione e ha ospitato alcuni dei più importanti artisti nel campo della musica afroamericana, meritandosi l’attenzione, oltre che della stampa locale, anche di quella nazionale e specializzata. Si svolge d’estate in spazi all’aperto (piazze, parchi pubblici) con ingresso libero (ad esclusione degli ‘eventi speciali’) e si concretizza in una serie di concerti blues, soul, jazz e funky.
ll Black & Blue Festival è diventato un appuntamento fisso grazie alla volontà dell’associazione culturale “Circolo di Note” – nella persona di Alessandro Zoccarato – che da più di dieci anni ha come obbiettivo di portare in Italia, e nello specifico in provincia di Varese, grandi artisti del panorama musicale afroamericano provenienti da tutto il mondo. Ecco in breve alcuni nomi, tra i molti artisti di spicco nel panorama della musica nera statunitense, inglese, francese, canadese e italiana, giunti in questi anni al festival: Larry Carlton (USA), Hot Tuna (USA), Robben Ford Band (USA), Watermelon Slim (USA), Chris Duarte Group (USA), Ana Popovic Band (EU), Eric Sardinas & Big Motor (USA), Wasboard Chaz (USA), Andy J. Forest Band (USA/I), John Campbelljohn Band (CDN), Proud Mary Birch & Mama’s Pit (UK/I), Benjamin Tehoval (F), Fabio Treves Blues Band (I), Walter Wolfman Washington (USA), Sugar Blue & Soulness (USA/I), Sandra Hall & Gnola B.B. (USA/I), Louisiana Red Band (USA), Tishamingo (USA), Peaches Staten Band (USA/I), Gianni Basso Quartet (I), Alan Farrington Band (UK/I), James Thompson & Malito Band (USA/I), Elizabeth Lee Band (USA/I), Eddie Martin & The Texas Blues Kings (UK/USA), Ronnie Jones Band (USA/I), Barbara Walker & Tino Gonzales Band (USA), Garrison Fewell Trio (USA/I), Phil Guy with Blues Gang (USA/I)…
Ed ecco cosa i media e alcuni degli artisti hanno scritto e detto sul festival:
– «Il sogno americano a Varese […]» (Corriere della Sera);
– «[…] un fitto calendario di concerti con ospiti di fama internazionale.» (La Repubblica);
– «New Orleans è qui.» (Il Giorno);
– «Bellissimo questo festival […] voglio ritornarci!» (Watermelon Slim);
– «La nostra migliore esibizione di questo tour italiano […]» (Jack Cassidy degli Hot Tuna);
– «Grande pubblico, grande città […] abbiamo suonato alla grande stasera […]» (Robben Ford).
Eric Bibb
Headliner della seconda giornata del Black & Blue Festival, Eric Bibb offre un concerto che ripercorre le sue chiare influenze blues, roots e folk. Nel corso della sua performance traspare una profonda conoscenza delle radici della sua musica, unita ad una sensibilità cantautorale più moderna. I brani sono tratti dai suoi numerosi dischi, l’ultimo dei quali – Booker’s Guitar – uscito nel 2010 per la Telarc. Il titolo di questo lavoro prende spunto dal ritrovamento di una chitarra appartenuta a Booker White, leggenda del blues del Delta. Uno degli elementi caratteristici delle sue esibizioni live è la costruttiva interazione tra chitarra e voce: talvolta lo strumento funge semplicemente da sostegno per la sua voce calda e incisiva, mentre in altri brani lo stile chitarristico versatile e diretto è parte integrante di atmosfere più intime e levigate, caratterizzate da un’aura quasi religiosa e contemplativa.
L’intervista a Eric Bibb
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=3B6QdHn14tw[/youtube]
Veronica Sbergia & The Red Wine Serenaders
La terza serata del Black & Blue Festival inizia con il set di Veronica Sbergia e i Red Wine Serenaders, in apertura al concerto di Sonny Landreth. Il gruppo presenta uno spettacolo interamente ‘unplugged’, nel senso letterale del termine, con un ensemble ‘anni trenta’ che impiega strumenti non convenzionali come ukulele, kazoo, chitarre resofoniche, banjo e washboard. Con una voce elegante e versatile, Veronica propone un repertorio che presenta chiare influenze del blues più classico, passando per il jazz e il ragtime, immergendo gli spettatori in un’atmosfera evocativa propria del black vaudeville e dei medicine shows. A impreziosire uno spettacolo originale e ‘d’altri tempi’, c’è la volontà di rispettare il linguaggio e lo stile legati al genere proposto, in concomitanza con un’attitudine più fresca e moderna.
L’intervista a Veronica Sbergia
& The Red Wine Serenaders
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Francesco Piu
Nella giornata del 25 luglio si è esibito il sassarese Francesco Piu, astro nascente della chitarra blues, che ha rappresentato l’Italia all’International Blues Challenge di Memphis, riscuotendo unanime successo e ammirazione. Accompagnando la propria voce con strumenti come chitarra acustica, dobro, chitarra Weissenborn, banjo, lap steel e armonica, questo giovane bluesman sardo si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano e internazionale. All’attivo ha due album, Blues Journey (2007) e Live at Amigdala Theatre (2010), dove si presenta in trio. Una miscela di blues, funky, soul e rock in chiave acustica, ed ecco Francesco Piu, definito dalla rivista Guitar Club «una vera e propria forza della natura!»
L’intervista a Francesco Piu
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kgz8kwFd6YY[/youtube]
Luca Pedroni
Grazie a Fabio Sirna per la preziosa collaborazione.