
(di Reno Brandoni) – Avevo già trattato lo scorso mese, oltrepassando le porte dei tabù, il tema della condivisione e della fratellanza. Ma troppe sono le cose accadute nel mese di dicembre che hanno reso ancora più viva la questione. Per cui, a costo di apparire ‘molesto’, mi piace riaffrontare l’argomento, visto che lo stesso ha trovato varie applicazioni pratiche nella nostra musica.
Il primo episodio nasce da un incontro con Adolfo Galli. Lo contatto per avere informazioni su alcuni musicisti e scopro che lui aveva organizzato uno dei miei primi concerti all’inizio degli anni ’80. Desidero parlargli di un mio progetto e lui mi invita ad andarlo a trovare nella sua sede di Brescia. Passiamo la mattinata e pranziamo insieme. Gli mostro Chitarra Acustica e lui mi propone gli accrediti per l’intervista a David Crosby. Non ci posso credere! La proposta si concretizza con una email il giorno dopo, così chiedo alla brava Elisa Minelli di rappresentare la nostra rivista ed ecco, magicamente, che questo numero parte alla grande con copertina e megaservizio su uno degli idoli di sempre.
Non faccio a tempo a riprendermi da questa emozione che arriva la data della prima riunione di ScuolacusticA. Daniele Bazzani, direttore didattico, presenta a Bologna i suoi programmi e gli insegnanti, che sono già nove ma crescono rapidamente, sono per la prima volta tutti insieme per discutere e dibattere sulle modalità d’insegnamento. Pensavamo a una scarsa partecipazione, invece c’erano proprio tutti. Un weekend di dialogo, confronto, musica, ma sopratutto amicizia; coadiuvati dalla ormai immancabile cucina di Flavia, che per tutti i due giorni non ha fatto che preparare pietanze per il ‘gruppo di lavoro’. Certo che si può ben dire che quella dei chitarristi è una delle categorie più ‘affamate’! Il team degli chef si è allargato grazie all’aiuto di Paola e Sonia, rispettivamente compagne di Giorgio Verderosa e Lorenzo Cominoli, per far fronte alla inesauribile richiesta del branco capitanato da Giuseppe Tropeano, che oltre a rastrellare per sé supervisionava e bloccava gli eccessi degli altri. Qualcosa gli è sfuggita però… come un inaspettato Fancello o un ‘discreto’ Lideo, che approfittando di brevi attimi di distrazione arricchivano il loro carniere di prede significative. Alla serata si è aggiunto il buon Stefano Nosei, che quando ha saputo dell’incontro ha voluto essere dei nostri, almeno per la cena. La sua simpatia ha coronato il nostro meeting.
Gia soddisfatto e appagato da questi due eventi, passo, quasi per caso, da Tomassone a guardare qualche chitarra e salutare l’amico Mauro Miceli. Ed ecco che scopro che quella stessa sera ci sarebbe stata una serata blues con Paolo Bonfanti. Il buon Davide Tomassone mi invita e io non mi faccio pregare: sarà l’occasione per fare due chiacchiere sulla situazione attuale del mercato, che vede la famiglia Tomassone in prima linea, e salutare nel contempo l’amico Paolo. La cena è perfetta, l’ambiente accogliente, la musica fantastica, e la simpatia di Bonfanti come sempre riscalda il pubblico. Credo che tornerò presto a partecipare a questa rassegna, che si tiene ogni venerdì e di cui non ero a conoscenza.
Finito il concerto preparo i bagagli per andare a Roma, dove mi aspetta la serata organizzata da Stefano Tavernese. Ma di questa vi racconto meglio nel mio breve resoconto all’interno del giornale. Vi basti sapere che il viaggio di andata e ritorno Bologna-Roma-Bologna è stato più che soddisfacente.
Si conclude il mese con i due concerti di beneficenza organizzati da Gabriele Posenato e Michele Lideo a supporto delle attività della associazione Zucchero e Cannella. Successo di pubblico e di… incassi: tutti i progetti hanno ricevuto il loro finanziamento.
Ecco perché il camminare insieme fa bene. Armonia e sintonia generano reazioni positive, permettendo a tutti di ricevere e dare emozioni. Così si chiude il nostro 2014, ma si apre un nuovo anno di entusiasmo e speranza nel quale desideriamo che i nostri, ma anche i vostri progetti, siano condivisi e raggiungano i successi sperati. E anche se ciò non dovesse accadere, non importa, in ogni caso sarà stato bello camminare insieme.
Buon 2015, buon fingerpicking!
Reno Brandoni