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Il segreto di Frano

Un giovanissimo talento da Vivaldi a Tommy Emmanuel

(di Gabriele Longo) – Un bambino prodigio. Così venivano definiti in passato gli artisti in erba, gli strumentisti in pantaloncini corti dalle doti tecniche stupefacenti, con quelle manine così piccole per quelle tastiere così grandi, eppure così miracolosamente puntuali nel fraseggio, nei virtuosismi, nel tocco magari un po’ acerbo ma che… si farà, si farà. Non fa eccezione Frano, questo quasi adolescente croato oggi undicenne, e decenne nel 2015, anno in cui ha pubblicato il suo primo CD, It’s a Secret.

La storia di Frano è quella di un talento musicale che, all’età di tre anni, già suona diversi strumenti, dal violino al pianoforte, fino al suo più grande amore, la chitarra. All’età di soli cinque anni tiene il suo primo concerto da solista di chitarra classica all’Accademia Musicale di Zagabria, e vince diversi concorsi internazionali dedicati alla seicorde. Si esibisce in varie manifestazioni, concerti, festival, spettacoli televisivi e trasmissioni radiofoniche, e partecipa a progetti di beneficenza. All’età di otto anni è probabilmente il più giovane strumentista al mondo a eseguire il “Concerto da camera in Re maggiore” RV 93 di Antonio Vivaldi. Inoltre, sempre a otto anni, si esibisce per la prima volta con il suo eroe Tommy Emmanuel nella più grande sala da concerti della Croazia, la Vatroslav Lisinski di Zagabria. È in questa occasione che Tommy mima un passaggio di consegne, trasferendo una corona immaginaria dalla propria testa a quella di Frano. Al suo decimo compleanno Frano ha l’onore di far parte di un’orchestra di chitarre e di suonare con il famoso Los Angeles Guitar Quartet. Nel 2014 diventa il membro più giovane della Croatian Composers’ Society, un’importante istituzione accademica musicale riconosciuta a livello internazionale.

Frano con Tommy Emmauel

Nel 2015 avvia un progetto dal nome School Tour, rivolto alle scuole, alle istituzioni educative e culturali, ai festival giovanili e musicali. Questo progetto è costituito da concerti e laboratori musicali destinati ai giovani e giovanissimi – infatti si svolge principalmente all’interno di edifici scolastici – con l’intento di educare all’ascolto e di divertire. L’idea è quella di stabilire un contatto con i giovanissimi in età scolare attraverso la musica classica e di promuovere successivamente la musica acustica, dando pari dignità e significato a entrambi i linguaggi musicali. La narrazione musicale di Frano inizia con alcuni dei compositori classici più influenti come Bach, Mozart e Vivaldi, prosegue con autori come Brouwer o York e finisce con la musica acustica di Tommy Emmanuel, il suo idolo, ma anche con le sue composizioni originali.

Ovviamente, tutto ciò deve essere bilanciato – e lo è – da un atteggiamento protettivo che garantisca uno sviluppo sereno a una personalità così giovane, cosa che viene assicurata dal fatto che il manager di Frano è la madre stessa, Sandra Polic Zivkovic. Frano, infatti, suona soltanto in orari preserali e si sposta sempre accompagnato dal suo team di famiglia, viaggiando in un pulmino col quale porta con sé tutti gli strumenti e le attrezzature di cui ha bisogno per lo spettacolo, compreso un fonico al seguito.
Un concerto dello School Tour è diviso in due parti. La prima parte comprende brani di musica classica, mentre la seconda è costituita da musica popolare moderna e improvvisazione. Il concerto ha una durata che va da una a due ore. Ogni pezzo eseguito viene presentato e inquadrato nel suo contesto storico, ed è così che Frano instaura un buon rapporto emotivo con i suoi giovani ascoltatori. Nell’ambito della musica moderna il ragazzo si muove disinvoltamente nel country, nel blues, nel rock e soprattutto nel fingerstyle e nel fingerpicking, grazie ai quali stupisce il suo pubblico suonando disinvoltamente alcuni tra i pezzi storici di Tommy Emmanuel.
Grazie a questo ragazzino croato e ai suoi workshop scolastici, molti coetanei possono misurarsi con le proprie potenzialità, possono usare il ritmo e i suoni come modo diverso di esprimersi, possono, insomma, conoscersi divertendosi.

Il primo CD di Frano è un po’ la summa di tutta questa esperienza, anche se concentrata sulla figura carismatica di Tommy Emmanuel. Nelle tracce di It’s a Secret si trova infatti molto dei temi, delle armonizzazioni, dello stile di arrangiamento peculiari del chitarrista australiano, anche se già vi si può rintracciare un’impronta personale. Colpisce il livello di padronanza tecnica di questo ragazzino di appena dieci anni, al momento della registrazione del disco! E anche, almeno in questa incisione, la presa di distanza da tutto quel repertorio di ammiccamenti, di funambolismi, di ‘gigionerie’ che a volte appesantiscono la proposta artistica del suo mentore, e che avrebbero potuto rappresentare un facile richiamo. I brani scorrono via piacevolmente, sono freschi, esprimono gioia, in alcuni casi esprimono anche una certa vena malinconica che sorprende in un ragazzino dell’età di Frano. Tra gli altri c’è un brano in stile ragtime, con il canonico basso alternato, di buona fattura compositiva – “The World’s Biggest Barker” – e registrato volutamente in presa diretta, con il suono molto naturale e con tanto di ‘schiarita di gola’ prima di iniziare l’esecuzione: colpiscono la classe, il brio, la spavalda padronanza con cui viene suonato.

Insomma, It’s a Secret è un disco molto piacevole, con belle idee musicali ben costruite, suonate molto bene da un undicenne che ha talento da vendere.

Gabriele Longo

 

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