Chitarra acustica elettrificata Cole Clark Angel 2 Humbucker
di Zack il Bianco
Ammettiamolo, anche il chitarrista acustico più ‘purista’ al mondo ha almeno una volta invidiato i colleghi ‘elettrici’, magari solo un po’, ascoltando il cremoso assolo di “November Rain” dei Guns N’ Roses, il leggendario tapping di Van Halen o più semplicemente – come il sottoscritto – commuovendosi al fraseggio finale della chitarra di Prince in “Purple Rain”: mi capita ogni volta! Per questo motivo non molto tempo fa ho cominciato a chiedermi se esistesse il modo di far coesistere un buon suono di chitarra acustica, amplificata a dovere, con un suono di chitarra elettrica che fosse altrettanto credibile. Ancora non sapevo che sarebbe arrivata qualche anno dopo in mio soccorso la Cole Clark con la agguerritissima Angel 2 Humbucker.
Dal look decisamente aggressivo, con l’ovvio intento di non passare inosservata, la Angel 2 è pienamente in linea con la filosofia costruttiva di Cole Clark, che ha sempre puntato a distinguersi. Forma da Grand Auditorium, linee spigolose e colori originali per questo strumento interamente in blackwood australiano satinato, con splendide striature, manico in acero e una dimensione compatta, né troppo leggera, né eccessivamente pesante e facilmente suonabile sia da seduti che in piedi. Presenta ottime finiture e monta di serie corde Elixir .012-.053 che userò per il mio test.
Anche se sono pienamente consapevole che il suo punto di forza è il sistema di amplificazione, la prima prova da fare è puramente acustica. Sia con le dita che con il plettro il suono è brillante, bassi scintillanti e definiti, cantini frizzanti ricchi di medi e alti. Ottima scorrevolezza del manico, durata del suono e dinamica notevole, insomma uno strumento che già da ‘spento’ risulta ben risonante, versatile e con un’identità propria; nessuna similitudine con suoni ‘martiniani, tayloristi o gibsoniani’, la Angel 2 ha una propria voce e ne ha tanta.
Confesso che avevo i cavi pronti e scalpitanti ancor prima di tirarla fuori dalla sua custodia in splendido tweed, due per l’esattezza: uno per il triplo sistema che si occupa del suono ‘acustico’; e un altro per il pickup elettrico, un fantastico Lollar Imperial tarato apposta per rendere al meglio anche con corde non prettamente al nickel, senza però frenarne le vibrazioni (tasto dolente del prototipo che avevo realizzato). Precisando che Cole Clark è l’unico costruttore ad aver creduto e lavorato intensamente alla creazione di un sistema di amplificazione a tre vie, che facesse coesistere piezo, sensori e microfono a condensatore, non mi resta che provare, occupandomi quindi prima del suono ‘acustico’ amplificato. Il piezo sotto al traversino risulta sensibile al tocco più delicato, ma anche resistente alle forti sollecitazioni di plettrate pesanti: restituisce un suono brillante mentre, ruotando il potenziometro del preamp presente sulla fascia, possiamo diminuire la presenza del piezo per dare più voce al face, ovvero i sensori, che hanno un suono più scuro e caldo completando la gamma sonora aggiungendo calore. Non contenti, possiamo dosare la quantità di microfono interno, che garantisce quella spaziosità e attacco che i due sistemi precedenti da soli non riescono a dare. L’equalizzatore con bassi, medi e alti agisce sui tre sistemi contemporaneamente, permettendo una gamma davvero vasta di sfumature; nel complesso risulta anche ben resistente al feedback pur senza tappare la buca.
Finalmente passiamo al tanto atteso suono ‘elettrico’: il pickup incastonato tra la buca e il ponte è un massiccio Lollar Imperial, un humbucker di tutto rispetto, splittabile e gestibile per volume e tono direttamente dai comodissimi potenziometri posizionati sul top; qui troviamo anche un interruttore che permette di selezionare i soli tre sistemi per il suono ‘acustico’, il solo humbucker o la somma di tutti i sistemi contemporaneamente. Testando il Lollar sia con la pedaliera Tech 21 Fly Rig, sia con la simulazione del Marshall Plexi su scheda audio UAD Apollo Twin, la resa è sorprendente: aumentando gradualmente il volume è possibile passare da suoni leggermente crunch, caldi e pastosi, a suoni molto distorti adatti alle esigenze dei solisti che trovano conforto in un cutaway, il quale permette alla mano sinistra di sfruttare comodamente le zone più alte della tastiera. Il risultato è decisamente sopra le aspettative, tanto da farmi dimenticare di avere un’acustica tra le mani. Il suono elettrico si potrebbe anche potenziare montando delle corde al nickel, che verrebbero ancor meglio captate dal pickup, per poi passare in un vero amplificatore per chitarra elettrica. Sono impressionato anche dalla silenziosità: nessun fastidioso ronzio che invece aveva rappresentato un altro problema, che mi aveva portato ad abbandonare il mio prototipo di qualche anno prima.
La caratteristica però più intrigante è la possibilità di avere simultaneamente un suono da chitarra acustica ben amplificata e uno di chitarra elettrica molto credibile: la fusione dei due tipi di suoni è qualcosa di unico, che permette molteplici possibilità di colorazioni e variazioni timbriche sempre nuove per intrattenere al meglio l’ascoltatore; scelta particolarmente azzeccata dal vivo, sia in contesti di duo o trio, sia in band.
In conclusione siamo di fronte a uno strumento curato al dettaglio sia nella liuteria che nell’hardware interno, adatto a chi ama distinguersi e stupire. Citando Cole Clark: «Fatto diversamente… per suonare diversamente!»
Zack il Bianco
Scheda tecnica
Tipo: chitarra acustica amplificata Grand Auditorium a spalla mancante, interamente in legno massello con tavola e fondo intagliati internamente. Realizzata interamente con legni di provenienza sostenibile.
Modello: AN2EC-BLBL-HUM
Costruzione: Australia
Distribuzione: Gold Music S.r.l. – Via Magellano, 23 – 10090 Bruino (TO) – Tel. +39 011 9084169, Fax +39 011 9087832
www.gold-music.it
Amplificazione ‘acustica’: Cole Clark 3-Way Pickup System
Amplificazione ‘elettrica’: Lollar Imperial Humbucker (uscita separata, tono e volume sul top)
Finitura: nitrocellulosa (satinata naturale)
Manico: acero del Queensland
Tavola armonica: blackwood australiano grado AA
Fondo e fasce: blackwood australiano grado AA
Binding e rosetta: in legno intarsiato
Tastiera e ponte: sheoak
Intarsi: snowflake
Radius: 12″
Meccaniche: Grover
Capotasto e selletta: Graph Tech Tusq
Larghezza al capotasto: 44 mm (1.73″)
Diapason: 25.5″
Corde: Elixir Nanoweb Phosphor Bronze .012-.053
Custodia: Cole Clark rigida in tweed
Battipenna: fornito in custodia
Versione per mancini non disponibile
Prezzo consigliato al pubblico: € 2949 (IVA inclusa)