Baritune è il nuovo disco fresco di stampa di Filippo Cosentino, chitarrista che suona la chitarra standard e la baritona, appunto. Filippo è forse il primo chitarrista in Italia ad aver ‘sdoganato’ la chitarra baritona, sia acustica che elettrica, da strumento complementare a strumento principale su cui esprimere un mondo musicale a trecentosessanta gradi. Cosa che ha fatto in particolare con Tre – Baritone Guitar Solo del 2016, il suo primo disco di chitarra baritona sola. E che fa nuovamente con Baritune, dal sottotitolo A Baritone Guitar Journey, dove compaiono dodici tracce, tra brani originali e non, tutte arrangiate per essere eseguite espressamente su questo strumento affascinante.
Tra i molti brani presenti spiccano la brillante “Old Boy”, un suo omaggio a J.D. Salinger e al Giovane Holden, e “CDMX” – con il pensiero rivolto a Città del Messico, luogo che ha stregato l’artista con i suoi colori e contrasti – dove appare a sorpresa una sezione vicina ai ritmi caraibici inserita in un contesto più meditativo. C’è anche il giusto riconoscimento ai grandi maestri dello strumento: con “One Quiet Night” di Pat Metheny, confrontandosi con uno dei brani più rappresentativi scritti per chitarra baritona, Cosentino sceglie una propria via interpretativa convincente e matura. Non mancano un paio di standard jazz incisi per la prima volta con la chitarra baritona sola, e anche qui la selezione non è scontata: “Beautiful Love” di Victor Young, reso celebre dall’interpretazione di Bill Evans, ed “Estate”, il famoso brano di Bruno Martino, fra i più eseguiti al mondo. Nel disco sono presenti anche due nuove versioni di “Quiet Song” e “Family”, due composizioni originali che Cosentino aveva già inciso in Tre, qui risuonate e con un nuovo arrangiamento. In questo nuovo disco, quindi, la prima trova maggior respiro divenendo una walking ballad, mentre nella seconda si fanno più evidenti i riferimenti alla musica dance degli anni ’70 con l’inserimento e l’arrangiamento di una seconda parte per chitarra elettrica, anch’essa baritona.
Il disco, che bene esalta i suoni profondi e caldi della chitarra baritona, è stato registrato, missato e masterizzato dallo stesso Filippo Cosentino con l’aiuto di Federico Mollo presso il Dragonfly Studio di Alba.
Gabriele Longo