Un tuono per destare l’attenzione, un incendio per scaldare il cuore, un ukulele per rallegrare lo spirito. Mario Castelnuovo è un capitano di lungo corso nel mare della canzone d’autore, e dopo tanti anni di ‘apparente’ silenzio ha deciso di riprendere la rotta della sua ricerca poetica. Il racconto di questo nuovo viaggio nelle passioni e miserie umane è Musica per un incendio, una nave con dodici scialuppe di buona fattura artigianale, sospinte da una forza visionaria che solo i lupi di mare lontani dal rumore del mondo ‘civile’ sanno governare con poetica perizia. Il disco è stato prodotto dal leggendario e compianto Lilli Greco (Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Avion Travel) e la sua sensibilità esce fuori tutta, ché il disco ha suoni scintillanti, pieni, arrangiamenti che vestono elegantemente, chitarre che ‘cantano’ e accarezzano, ukulele che scherzano spensierati.
La voce calda, pensosa, ironica di Castelnuovo racconta con le note una ‘bocca di rosa’ del 2000 (“Annie Lamour”), l’amore disilluso e carnale (“Gli innamorati coi capelli bianchi”), la triste realtà umana (“Canto della povera gente”), la pazzia che alberga in noi (“Torna a casa Lassie”), la crudeltà vestita di passione amorosa (“Gli amanti”), la saggezza dell’anima popolare (“Trasteverina”), quest’ultima cantata con intensa partecipazione da Bianca Giovannini, ‘la Jorona’. L’originale teatralità della scrittura di Mario Castelnuovo ci riporta ad antichi profumi evocati dai racconti intorno al fuoco in un viaggio appassionante di carne e spirito.
Gabriele Longo