È online il numero 10/2019 di Chitarra Acustica, di cui potete leggere l’editoriale di presentazione e che potete sfogliare, scaricare o richiedere nella sua versione cartacea su fingerpickingshop.com o nei migliori negozi di strumenti musicali.
Un uomo poco tranquillo
Era un bravo ragazzo e tutto faceva supporre che sarebbe diventato un uomo tranquillo. Questo prima d’incontrarla. Dopo, la sua vita è cambiata: non c’era più tempo per lo studio, per gli amici, per la famiglia. Tutta l’attenzione era soltanto per lei. Per lui era l’età dell’esplosione ormonale, quando non hai in testa che un unico pensiero. Ecco, quel pensiero era diventato quasi un’ossessione. Lui si svegliava con quel desiderio e andava a dormire ancora con l’idea di averla tra le braccia, nonostante non se ne fosse staccato neanche per un istante in tutta la giornata.
La madre iniziò a preoccuparsi della sua salute, vedendolo sempre più emaciato. Il padre invece badava soprattutto all’aspetto educativo: gli studi andavano a rotoli, l’attenzione per qualsiasi argomento veniva immediatamente deviata, smarrita o fraintesa. Segno inconfondibile di un preoccupante e galoppante disinteresse.
Intervennero medici e consulenti. Prima solamente quelli che appartenevano alla stretta cerchia di amici, poi anche professionisti quotati. L’impegno non portò a nulla: quel ragazzo si stava perdendo. I compagni di scuola lo invitavano continuamente a fare una passeggiata, a distrarsi: «C’è anche altro nella vita!» Ma lui, irremovibile, seguiva inconsciamente il suo istinto lasciandosi andare, perduto nel suo amore.
Una passione così bruciante di solito dura poco. Il ragazzo invece si portò per tutta la vita il peso di quella scelta sulle spalle, rinunciando tante volte a opportunità diverse, al divertimento e spesso alla felicità. Ma lui era felice così, contento di essere da lei soggiogato. Mai niente e nessuno li avrebbe divisi. Così quell’uomo, destinato a vivere una vita tranquilla, visse sopraffatto da sensi di colpa ed emozioni incontrollabili. Il contrasto tra i due sentimenti divenne così conflittuale, che rese il suo percorso ardito e sofferto.
Ma poi le luci si spegnevano e sopraggiungeva il suo amore: i pensieri svanivano e l’ansia diventava espressione, le sue mani si muovevano su di lei con dolcezza, toccando i punti che sapevano farla cantare. Riusciva a ottenere da lei il massimo che potesse dare. Non c’è che dire, insieme davano il meglio di sé, si vedeva da un miglio che l’intesa era perfetta e che niente o nessuno avrebbe potuto desiderare di più.
Poi il tempo passa per tutti e il ragazzo, divenuto un uomo poco tranquillo, non ha più la forza e l’energia di un tempo. Arranca, abbracciandola con fatica. Ora, le carezze sono incerte e la memoria prende il posto dell’emozione pura e violenta che aveva caratterizzato il proprio rapporto. Una notte, quando – dimenticato da tutti – si trovò a chiudere gli occhi per l’ultima volta, comprendendo che non li avrebbe più aperti, l’ultimo sguardo fu solo per lei, la compagna della sua vita che le giaceva accanto. La toccò un’ultima volta, per apprezzarne il calore e per ricordare il piacere che entrambi si erano dati, poi si spense nel nulla com’era vissuto, con quel sorriso sulle labbra che non l’aveva mai abbandonato quando aveva lei vicina.
Buon fingerpicking!
Reno Brandoni