(di Gabriele Longo) – Progetto interessante di recupero e di valorizzazione di alcune splendide canzoni del repertorio di Luigi Tenco, cantautore mai troppo apprezzato per quanto avrebbe meritato.
Il ‘nostro’ chitarrista-musicista Daniele Bazzani, avvezzo nell’affrontare brani anche lontani dal linguaggio proprio della chitarra fingerpicking, fa un’operazione delicata nell’adattare al proprio strumento e alle proprie peculiarità stilistiche canzoni di grande spessore compositivo ed espressivo, aiutato in questo dalla voce di Roberta Rossi. Splendidi, ben definiti i suoni delle chitarre usate, una Martin OM-28v, una Gibson L-00 del 1937 e un’altra Gibson J-45 del 1946!
Gli arrangiamenti vanno da un assecondare con rispetto l’impianto strutturale degli originali, a un reinventare con più coraggio la ritmica e l’armonia dei brani, fino a sconfinare in uno splendido blues rurale con l’uso dello slide su “Ciao amore, ciao”, perfetto crossover tra Europa e USA. Questi tre piani differenti tra loro possono indurre a riflettere sull’approccio con cui Bazzani ha voluto interpretare il ruolo del proprio strumento, laddove la chiave trovata nel citato “Ciao amore, ciao” avrebbe forse conferito a tutta l’operazione maggiore omogeneità.
I brani di Tenco sono undici, mentre il dodicesimo è di De André, “Preghiera in gennaio”, che ben si inserisce nel contesto.
La voce di Roberta Rossi, a volte sommessa ed espressiva, a volte vibrante e partecipe negli episodi più emotivi, mette a fuoco una fotografia in bianco e nero di delicata e profonda poeticità.
Gabriele Longo